"Non sono in grado di fare anticipazioni perché la materia è delicata. Non vanno promosse aspettative infondate perché non si abbiano delusioni". Così ha risposto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo a un convegno di Confcooperative, sulle soluzioni che il governo sta studiando per la flessibilità in uscita. "Da una parte bisogna avere una ragionevole flessibilità -ha continuato Poletti- dall'altra c'è il bilancio dello Stato con i suoi vincoli a cui l'Europa guarda con attenzione".
Quanto alla legge di stabilità Poletti ha aggiunto che "contiene segnali di medio e lungo periodo importanti. C'è il tema del fisco e delle tasse: vogliamo ridurre la tassazione.Il tema della lotta alla povertà e delle politiche sociali congrue, vogliamo sostenere una buona occupazione".
"Alla fine -ha concluso il ministro- metteremo collegialmente in campo le nostre argomentazioni e il Cdm si prenderà la responsabilità di stabilire quali sono le priorità. Prima prepariamo quello che va fatto e poi insieme prendiamo le decisioni", ha detto nel lasciare la sede di Confcooperative per recarsi a Palazzo Chigi. Dove, presumibilmente, si parlerà proprio di pensioni e flessibilità in uscita, oltre che del tema esodati, domani oggetto di un'audizione parlamentare anche con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.