cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 21:02
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Per 80% imprese meccanica e subfornitura occupazione stabile in 2014

18 marzo 2014 | 11.43
LETTURA: 5 minuti

Per 80% imprese meccanica e subfornitura occupazione stabile in 2014

Milano, 18 mar. (Labitalia) - Le imprese della meccanica e della subfornitura italiana lanciano segnali positivi sul fronte dell'occupazione. Il numero di addetti nel 2013, rispetto al 2010, si è mantenuto complessivamente stabile per il 57,4% delle aziende e il 24,8% ha dichiarato addirittura una crescita. Nei prossimi 12 mesi, ben l'80,1% dichiara di non voler ridurre l'organico, contro un 16,3% che prospetta incrementi e solo un 3,5% che prevede cali. Questa la fotografia delle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura italiano scattata da Senaf in occasione di Mecspe, la fiera internazionale delle tecnologie per l'innovazione, in programma a Fiere di Parma, dal 27 al 29 marzo.

La fiera è punto di riferimento per il comparto, che mette in mostra l'innovazione tecnologica applicata all'industria manifatturiera, attraverso aree in cui grazie a macchinari funzionanti vengono mostrati processi e lavorazioni dal vivo. Cuore mostra dell'edizione 2014 sarà l'iniziativa 'Fabbrica Digitale - oltre l'automazione', progetto di integrazione digitale dei sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica, a cui si affianca l'area '3D Print Hub', prima tappa del roadshow che culminerà, a inizio 2015 a Fiera Milano, nell'evento internazionale in cui si farà il punto sui trend e gli sviluppi futuri del settore.

La formazione dei lavoratori per le imprese del comparto è quindi un asset fondamentale e ben l'87,3% prevede investimenti in tal senso. In particolare, il 31,8% prevede fino a 10 ore di aggiornamento, il 24,5% tra le 11 e le 20, il 20% tra le 21 e le 30 e il 10,9% oltre le 31 ore. Anche nei prossimi 12 mesi, nonostante una situazione economica che obbliga a oculati investimenti, il budget destinato all'aggiornamento per chi opera nell'area della progettazione e della produzione non verrà ridotto (lo afferma il 69,1%) e c'è chi addirittura (19,1%) pensa di incrementarlo.

"La ricerca condotta in occasione di Mecspe - commenta Emilio Bianchi, direttore di Senaf - fornisce indicazioni interessanti sul comparto. Le aziende, nonostante le numerose difficoltà date dall'attuale contesto economico, hanno reagito positivamente continuando a investire nella formazione ed evitando, quando possibile, di ridurre l'organico per limitare i costi. Un chiaro segnale che le imprese hanno compreso l'importanza strategica del fattore umano: un elemento su cui bisogna puntare se ci si vuole misurare in un mercato globale, che richiede elevata specializzazione ed eccellenza nella produzione. Guardando ai profili richiesti dall'industria, infatti, si vede come la ricerca sia indirizzata - spiega - verso profili che abbiano maturato competenze specifiche nel settore, come gli operai specializzati o i conduttori di impianti e macchinari. Una consapevolezza che, come dimostra la nostra indagine, si ritrova anche nella minore criticità attribuita dagli imprenditori al costo del lavoro, un tema sicuramente importante per le aziende, ma che invece non è visto come elemento di particolare preoccupazione, come lo sono invece burocrazia e aspetti fiscali", conclude.

Tornando all'indagine, per ricercare operai e tecnici specializzati, la maggior parte delle aziende (54,7%) si affidano ad agenzie di ricerca del personale. Anche la scuola, con il 51,9% delle preferenze, è una fonte molto utilizzata e in particolare gli istituti tecnici (28,5%) e gli istituti/scuole professionali (23,4%). In misura nettamente minore le aziende scelgono di fare inserzioni (18,2%), di utilizzare gli uffici di collocamento (13,1%) e di affidarsi alla lungimiranza dei propri competitor e 'pescare' nel loro bacino dipendenti (9,5%). Per assecondare invece i flussi incostanti di lavoro e sopperire ai vincoli previsti dalle assunzioni, sono sempre le agenzie interinali i primi interlocutori delle imprese (48,2%), mentre oltre 3 aziende su 10 preferiscono comunque non assumere e il 10,9% sceglie prestatori d'opera occasionali.

Ma quali sono le figure che l'industria ricerca maggiormente? In Italia, secondo i dati Excelsior-Unioncamere elaborati da Senaf in occasione di Mecspe, nel primo trimestre 2014 si prevedono 121.210 assunzioni. Di queste, il 21,5%, pari a 26.050, riguardano l'industria, con contratti che saranno a tempo determinato per il 55,3% e a tempo indeterminato per il 32,4%. Un dato che non indica un incremento di occupazione sul territorio nazionale perché non considera le cessazioni di rapporti lavorativi, che possono superare i nuovi ingressi.

Nello specifico: le industrie metalmeccaniche ed elettroniche prevedono di assumere, in questi primi tre mesi dell'anno, 7.310 operatori (28,1% del totale industria); le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 4.010 (15,4%); le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo 3.760 (14,4%); le industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 3.090 (11,9%); le industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma 2.090 (8%); le industrie del legno e del mobile 1.470 (5,6%); le industrie di lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive 870 (3,3%); le industrie della carta, cartotecnica e stampa 660 (2,5%); le 'altre industrie' 2.790 (10,7%).

Il profilo più ricercato è quello di operai specializzati (30,7%) e di conduttori di impianti e macchinari (26,1%); il 57% richiede in generale esperienza specifica nel settore e sul fronte dell'istruzione il 74,2% gradisce il titolo di studio, con particolare preferenza per il diploma. Il candidato ideale è maschio, mentre il 44,3% non ha particolari preferenze in merito all'età.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza