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Condotte: Astaldi, intesa da 4 mld con Iran è solo punto partenza

26 gennaio 2016 | 15.10
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Duccio Astaldi
Duccio Astaldi

"Quello raccolto da Condotte è un accordo che vale più di 4 miliardi di euro, secondo solo a quello stipulato da Teheran con Saipem: un risultato sicuramente importante se si considera che l'export italiano verso l'Iran prima delle sanzioni valeva 7 miliardi. Ma per noi non è solo un punto di arrivo ma anche di partenza per andare in aree limitrofe". Così il presidente del Consiglio di gestione di Condotte d'Acqua, Duccio Astaldi, commenta con l'Adnkronos l'intesa raggiunta con partner della Repubblica Islamica per lo sviluppo di progetti nel campo delle infrastrutture ferroviarie, annunciata in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Rouhani.

Teheran, ricorda, "ha varato un importante piano di sviluppo delle infrastrutture che vale decine di miliardi di euro. C'e' tantissimo da fare sul fronte dei porti, delle infrastrutture ferroviarie e stradali: molte operazioni poi verranno fatte in partneratiato pubblico-privato. Ma non dimentichiamo lo sviluppo di intere aree di real estate e la sanità".

L'accordo, sottolinea, "è il risultato di un lavoro lungo fatto con il partner Itinera e gli interlocutori iraniani, e che si fonda sul nostro fortissimo know how su ferrovie e Alta velocità". Un programma quest'ultimo, sottolinea Astaldi, "che quindi non solo ha portato benefici ai viaggiatori italiani ma ci ha dato una capacità tecnologica per competere sui mercati esteri".

Astaldi ribadisce, nel muoversi su un mercato particolare come quello iraniano, "l'importanza dei rapporti personali, che gli italiani hanno sempre affiancato alla capacità tecnologica". L'ad ricorda poi il valore della formazione della forza lavoro locale, un aspetto che ha il suo peso nella costruzione di un rapporto bilaterale: "Noi non siamo come i cinesi: con noi si formano intere generazioni di quadri e lavoratori, cerchiamo sempre di far crescere le risorse locali".

"Bisogna essere molto presenti, non si riesce a entrare in un paese per corrispondenza. Poi - conclude - non dimentichiamo che noi di Condotte abbiamo realizzato l'ultimo grande lavoro in Iran , il porto di Bandar-Abbas. E anche questo lascia buoni ricordi da entrambe le parti".

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