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Per il Sin di Crotone gli enti locali vogliono spingere per la destinazione urbanistica

19 febbraio 2014 | 17.33
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Per il Sin di Crotone gli enti locali vogliono spingere per la destinazione urbanistica

Per il Sin di Crotone gli enti locali vogliono spingere per la destinazione urbanistica, e su questa preferenza dovranno basarsi i progetti di bonifica che spettano alla Syndial, proprietaria delle tre aree industriali dismesse che fanno parte del sito di Crotone-Cassiano-Cerchiara. Per avviare un progetto di bonifica efficace, infatti, è necessario capire quale sarà poi la destinazione dell'area interessata, perché la natura degli interventi dipende anche dalle possibilità di riutilizzo.

Legittimo, quindi, "pretendere delle tecniche di bonifica in vista della destinazione urbanistica, che è quella che noi preferiamo - dichiara all'Adnkronos il sindaco di Crotone Peppino Vallone - c'è una programmazione definita e un'ipotesi di progetto condivisa con gli altri enti locali, si tratta solo di ottenere che il governo, attraverso il ministero dell'Ambiente, prosegua su questo percorso per essere capofila di questa impostazione".

I 56milioni di euro che il Tribunale di Milano ha obbligato alla Syndial a versare nelle casse dello Stato per aver procurato un danno ambientale sull’ex sito industriale di Crotone andranno tutti al comune calabro. "Non era scontato che tutti i 56 milioni andassero a Crotone, in questo caso spesso il 50% viene trattenuto dalla Presidenza del Consiglio a favore della Protezione Civile, invece l'intera somma andrà alla città", aggiunge il sindaco Vallone, che la scorsa settimana ha partecipato a un incontro presso il ministero dell'Ambiente con tutti gli altri enti locali coinvolti.

Incontro nel quale "si è fatto il punto sulla necessità di fare separate considerazioni su quelle che sono attività di bonifica, da definire velocemente - aggiunge il primo cittadino - e quelle che sono le risorse derivanti da un giudizio per danno ambientale" . In pratica, si è ribadito che questi 56milioni sono esclusivamente da considerarsi risarcimento danno e niente hanno a che fare con le risorse che la Syndial dovrà mettere in campo per le attività di bonifica e i cui progetti finora presentati hanno "ricevuto tutti parere negativo dagli enti locali".

"Su mia proposta, condivisa da tutti - conclude il sindaco Vallone - ci rivedremo con i tecnici delle amministrazioni e del ministero per avere una posizione univoca di tutti gli enti pubblici, arrivare a una condivisione anche dal punto di vista tecnico sulle tematiche della bonifica e una posizione univoca da parte degli enti pubblici".

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