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Per la Cgil sui fondi Ue Chiamparino parte con piede giusto

27 maggio 2014 | 15.27
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Per la Cgil sui fondi Ue Chiamparino parte con piede giusto

“Se Chiamparino da presidente della Regione Piemonte parte col dare la priorità ai fondi europei, parte col piede giusto. E dare attenzione ai fondi e a come vengono spesi questi soldi, significa creare sviluppo e occupazione. La Regione deve tornare a essere un ente dove si fa programmazione e progettazione”. Lo dice il segretario generale della Cgil Piemonte, Alberto Tomasso, il giorno dopo la vittoria dell’ex sindaco di Torino alle regionali.Tomasso, che non nasconde “l’entusiasmo per la ventata di novità che sia le europee sia le regionali hanno portato”, spiega che “adesso in Europa l’Italia conterà di più e questo porterà beneficio anche alle politiche regionali”.

Al successore di Cota, la Cgil Piemonte chiede “di far bene nell’ambito delle competenze che spettano alla Regioni che sono principalmente -spiega il leader del sindacato piemontese- la sanità, i trasporti e investimenti e sviluppo”. “Con la giunta precedente abbiamo chiesto più volte di metterci seduti a un tavolo per trovare i modi per rendere meno duri i tagli, ma in realtà -ricorda- abbiamo trovato più disponibilità nelle nostre controparti, come la Confindustria, che nella regione stessa”.

Tomasso, che spiega di “non sentirsi orfano della concertazione”, sottolinea tuttavia l’importanza del sindacato in Piemonte: “Alla sola Cgil sono iscritte più di 400.000 persone, e il numero di iscritti si raddoppia se aggiungiamo quelli di Cisl e Uil. A noi interessa che le cose siano fatte bene perché il Piemonte, per la crisi che sta attraversando e per i numeri che esprime, ormai si potrebbe definire ‘capitale del Sud’”.”Ci sono 120.000 lavoratori interessati a vario titolo dalla cassa integrazione -ricorda Tamasso- come se l’intera città di Alessandria fosse in cig.

Noi non siamo per l’assistenzialismo, né per il reddito di cittadinanza o salario minimo garantito, ma è chiaro che dentro questa cifra ci sono situazioni di emergenza sociale che vanno assolutamente affrontate e risolte”.Infine, Tomasso raccomanda a Chiamparino “un’attenzione particolare ai giovani”. “Ogni anno -dice- in Piemonte 40.000 ragazzi si immettono sul mercato del lavoro, dopo aver terminato gli studi o la formazione professionale. Ma senza un lavoro di qualità -conclude- il rischio è che si costruisca una generazione di persone assistite a vita: prima perché senza reddito se non quello di una qualche cocopro e poi perché senza pensione”.

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