Accordo raggiunto al Mise, la produzione continua a Novi Ligure
"Raggiunto un accordo storico" per la Pernigotti: "La produzione continua a Novi Ligure e nessun esubero" riferiscono fonti del Mise. L'intesa, si sottolinea, "è frutto di mesi di lavoro sinergico del ministro Luigi Di Maio". Soddisfatto lo stesso ministro: "È stato raggiunto un accordo in tempi record. Non ci saranno esuberi tra i lavoratori" ha detto Di Maio al termine del tavolo che ha presieduto al Mise e al quale hanno partecipato i rappresentanti delle aziende coinvolte, l'advisor Sernet, i sindacati e gli enti locali. Secondo quanto prevede l'accordo, per Pernigotti scendono in campo due nuovi investitori: la cooperativa torinese Spes, che rileverà il ramo d'azienda che produce il cioccolato e il torrone, e l'imprenditore Giordano Emendatori che rileverà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati.
Al tavolo "sono stati presentati - riferisce il Mise in una nota - gli accordi siglati tra le parti che costruiscono i presupposti del piano industriale per il mantenimento delle produzioni a Novi Ligure e la salvaguardia dei dipendenti. Frutto del lavoro portato avanti in questi mesi in modo sinergico dall'advisor e dal Ministero, che ha permesso l'individuazione di due nuovi investitori". "Si tratta - prosegue il Mise - della cooperativa torinese Spes che rileverà il ramo d'azienda che produce il cioccolato e il torrone, e dell'imprenditore Giordano Emendatori che rileverà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati"
"L'accordo - si legge ancora nella nota - è stato raggiunto a meno di un anno di distanza dall'annuncio da parte della proprietà turca Toksoz di voler fermare le attività del sito piemontese, mettendo a rischio il futuro dei lavoratori. Il Ministro Di Maio è subito intervenuto per far fronte all'emergenza, incontrando sia la proprietà che i lavoratori per lavorare all'individuazione di una soluzione della crisi".
Sara Palazzoli, segretaria nazionale Flai Cgil spiega che l'obiettivo è di costituire una newco, un soggetto aziendale unico per gestire la produzione. "Il contratto definitivo dovrà essere sottoscritto entro il 30 settembre per garantire la reindustrializzazione del sito. - afferma -. Ora la tappa successiva per noi è quella di entrare nel merito del Piano Industriale per conoscere i dettagli che riguardano la produzione e l'assetto occupazionale".
"A settembre si tornerà al ministero per una valutazione complessiva, anche tenendo conto di quanto noi sosteniamo da tempo, e che oggi è stato ribadito anche dal ministro Di Maio, cioè l'importanza dei lavoratori Pernigotti che rappresentano una eccellenza di professionalità e competenze che non si può disperdere". "Oggi intanto - conclude Palazzoli- è stato raggiunto l'obiettivo di avere due aziende importanti che hanno dichiarato di voler produrre a Novi Ligure. Noi ci siamo, ci sono i lavoratori, che da mesi lottano per difendere un sito e una produzione importanti".