Entro il 31 dicembre 2014 dovranno essere certificate a Bruxelles spese Fep per circa 62 milioni di euro
Roma, 5 ago. (Labitalia) - "Un ottimo segnale il Piano annunciato dal ministro Martina per rilanciare la pesca italiana ma, soprattutto, per evitare una nuova e più gravosa perdita di risorse comunitarie messe a disposizione del Fep - Fondo europeo per la pesca". Così commenta il coordinamento Pesca dell'Alleanza delle cooperative italiane le priorità d'azione annunciate in Sicilia nel corso di un tour che ha visto la presenza dei vertici istituzionali del ministero delle Politiche agricole.
"Ricordiamo che lo scorso anno - prosegue - le perdite di fondi Ue ammontarono a 10 milioni di euro (parliamo della sola quota comunitaria, pari al 50% del totale, cui va aggiunto un importo analogo di fondi italiani) e quest'anno, in assenza di opportuni interventi di manutenzione straordinaria del programma operativo, la cifra a rischio potrebbe essere molto più alta. Entro il 31 dicembre 2014 dovranno essere certificate a Bruxelles spese Fep per circa 62 milioni di euro (15 circa al Nord e 47 in aree obiettivo convergenza di sola quota comunitaria) ed evidentemente il timore di un ulteriore disimpegno automatico di fondi è nuovamente forte. Sono perdite che il settore non è in grado di sostenere e bene quindi uno sforzo in tal senso, anche e soprattutto in relazione alla nuova programmazione del Feamp 2014-2020, per evitare di commettere gli stessi errori del passato e migliorare la capacità di spesa mediante un migliore coordinamento tra Stato e Regioni".
"La ripartizione dei fondi fra le misure a gestione 'centrale' e quelle a gestione 'regionale' deve rispondere a criteri operativi che tengano conto delle competenze e delle funzioni, così come della reale possibilità di utilizzo", invoca l'Alleanza cooperativa della pesca. "Oltre a una programmazione strategica è necessario superare tutti i limiti e i ritardi che hanno bloccato l'utilizzo dei fondi. E' indispensabile vigilare sul rispetto della tempistica nella redazione dei piani finanziari e dei bandi; semplificare il sistema di aggiudicazione e gestione delle azioni finanziate sulle diverse misure, tenuto conto che l'eccessiva burocratizzazione non può diventare un vincolo che appesantisce così gravemente l'iter delle pratiche. Occorre anche rafforzare le funzioni del Sipa, sistema informatizzato per i pagamenti, per incanalare meglio le risorse finanziarie. Ultima considerazione, quella sulla necessità di garantire un maggiore e più ampio coinvolgimento delle rappresentanze economiche e sociali su obiettivi, strumenti, andamento della programmazione, anche tramite una più aperta condivisione dei dati di monitoraggio. Se c'è trasparenza, anche i portatori di interesse possono dare al meglio il loro contributo", conclude.
