La polizia ha scoperto le vessazioni messe a segno da un italiano e un romeno che sfruttavano stranieri in condizioni di estremo bisogno (Guarda il video)
Sfruttati, minacciati e maltrattati, a volte 'pestati' sul lavoro. Grazie alla segnalazione del presidente di una associazione di rumeni a Roma, la polizia ha scoperto le vessazioni messe a segno da un italiano e un romeno che sfruttavano stranieri in condizioni di estremo bisogno. In particolare, gli uomini del Commissariato di Lanciano hanno eseguito due ordinanze di misura cautelare in carcere nei confronti di un italiano di Montesilvano (Pescara) e di un cittadino romeno dimorante a Pineto (Teramo), per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, al termine di una complessa e lunga attività di indagine coordinata dalla Procura di Lanciano.(Guarda il video)
A quanto emerso dalle indagini, oltre allo sfruttamento i cittadini stranieri subivano minacce e maltrattamenti. In particolare uno di loro è stato malmenato per aver richiesto una parte del denaro per il lavoro svolto occorrente per acquistare il cibo e generi di prima necessità. Ci sono testimonianze di pestaggi di operai sul luogo di lavoro. Il loro licenziamento veniva gestito al bisogno. Alcuni operai regolarmente assunti, dopo essere stati verbalmente licenziati mediante intimazione a non presentarsi più sul luogo di lavoro, si accorgevano successivamente che era stata comunicata la loro volontaria dimissione al competente ufficio provinciale del lavoro, mediante l’invio da parte della ditta di una lettera di dimissione, mai firmata dal lavoratore.
Durante le intercettazioni sono emerse delle situazioni di grave stato di bisogno e di necessità in cui versavano alcuni operai stranieri che lavoravano senza ricevere denaro e continuamente costretti a richiedere piccole somme di denaro per soddisfare esigenze di prima necessità e per mangiare. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la Procura di Lanciano.
