La reazione dopo la fiammata, registrata ieri, al Centro Olio dell'Eni dove confluisce il greggio estratto in Val d'Agri
Ha provocato reazioni della Regione Basilicata e del Comune di Viggiano la fiammata registrata ieri al Centro Olio dell'Eni dove confluisce il greggio estratto in Val d'Agri.
La causa è stata spiegata con un'interruzione dell'energia elettrica, causata dal maltempo, che ha fatto attivare i meccanismi di sicurezza ed il gas e' stato convogliato alla torcia dello stabilimento. L'assessore all'ambiente Aldo Berlinguer valuta provvedimenti.
''Saranno malfunzionamenti temporanei, saranno pure meccanismi di sicurezza ma io a questa sequela di fiammate al Centro Olio di Viggiano - afferma - non ci sto. Non possiamo rassegnarci a questo andazzo; valuteremo ogni possibile provvedimento. Secondo Eni va tutto bene e ogni volta ci pervengono comunicazioni rassicuranti. Ma il ripetersi di questi malfunzionamenti non fa stare tranquillo nessuno''.
''Mi recherò di persona al Centro Olio - annuncia Berlinguer - e faremo le opportune verifiche, assieme a tutti gli enti preposti, sull'accaduto. Mi auguro che Eni voglia garantirci una collaborazione non solo formale. E' arrivata l'ora di mettere un punto al ripetersi di questi eventi''.
Anche il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, chiede verifiche. ''Inutile discutere di ampliamenti - afferma - se poi per un'interruzione della linea elettrica si manda in blocco un intero stabilimento a rischio incidente elevato, compresa la desolforizzazione''.