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Petrolio: Legambiente Basilicata, cittadini Val d'Agri reclamano garanzie

19 marzo 2014 | 21.07
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''Si chiede rispetto e attenzione per il territorio che torna cosi' ad essere la priorita' assoluta dei suoi cittadini, non piu' sacrificabile in nome di interessi altri, politico-energetici o economici che siano''. E' il commento di Legambiente Basilicata e del circolo Val d'Agri della stessa associazione sulle contestazioni registrate lunedi' sera durante un incontro al quale partecipava anche il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha dovuto lasciare il convegno.

''Le persone chiedono conto - spiegano gli ambientalisti - del perche' dopo vent'anni di esperienza ''petrolifera'' per la valle, a fronte dell'evidente danno esistenziale per le popolazioni locali, non sia corrisposto un altrettanto evidente beneficio dalla presenza dell'ingombrantissimo ospite. La Val d'Agri, finalmente, oggi pretende rispetto per il proprio territorio, dimostrando cosi' una diversa consapevolezza del suo valore intrinseco e delle opportunita' che merita''. Per Legambiente, ''non si possono rimandare oltre questioni mai risolte e che continuano a creare sempre lo stesso genere di allarmi'' perche' ''dal monitoraggio ambientale in poi e' un susseguirsi di interventi approssimativi e saltuari''.

L'associazione del cigno verde cita i disagi di un allevamento ovicaprino di Grumento Nova, con annessa abitazione e caseificio, che produce anche il Canestrato Igp di Moliterno, che subisce ''un fischio penetrante e costante che aumenta di intensita' durante la notte perche' e' piu' intensa l'attivita' produttiva'' a seguito dell''ampliamento della centralina di regolazione della fiamma del Centro Oli. Legambiente ha chiesto un monitoraggio costante.

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