Philip Morris, Hannappel: 'Scelta Italia perché è Paese forte in inventiva e capacità di generare'

09 novembre 2021 | 16.40

Philip Morris ha scelto l'Italia "perché nell'inventiva e quando c'è da trasformare e creare qualcosa di nuovo che gli altri non riescono a fare siamo ancora un Paese molto forte". Lo ha detto Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, nel corso dell'evento 'Future forward: Italy and the future of trade', organizzato da Economist con il supporto di Philip Morris International, spiegando come "fino al 2016 la nostra presenza in Italia era abbastanza limitata" ma poi c'è stato "il cambiamento mondiale di Philip Morris della sua vocazione aziendale" che è stato quello "di trasformarsi attraverso l'innovazione, attraverso prodotti di nuova generazione che devono essere dei sostituti per chi non vuole o non può smettere di fumare sigarette tradizionali".

L'azienda, ha quindi ricordato, "ha iniziato con la ricerca e lo sviluppo e ha investito in 12 anni 8 miliardi di dollari. Una parte importante di questi investimenti è arrivata poi in Italia con l'inaugurazione nel 2016 del più grande stabilimento al mondo a Crespellano, con 1,1 miliardi investiti nel più grande investimento green field in Italia degli ultimi 20 anni, il più grande stabilimento costruito da zero nel nostro Paese con una creazione di quello che è dentro le mura di Crespellano che è davvero italiana: su 650 aziende per costruirlo, 600 sono state italiane", ha detto ancora.

Dopo 5 anni, lo stabilimento ha generato "oltre 30mila posti di lavoro" di cui "22.500 nell'agricoltura grazie agli accordi con il Mipaaf e l'acquisto del tabacco prodotto da mille coltivatori diretti italiani". Una volta trasformato, ha aggiunto, "produciamo un prodotto che viene esportato in 40 Paesi del mondo, con un export che quest'anno supera, con uno stabilimento unico, quello dell'olio d'oliva, dei formaggi stagionati dei motorini, che sono grandi eccellenze del nostro Paese. Ci sono 1.600 lavoratori e abbiamo appena iniziato, è un cambiamento che oggi coinvolge 20 milioni di fumatori nel mondo, ma di fumatori nel mondo ce ne sono 1 miliardo. E' solo immaginabile che cosa questo prodotto made in Italy può portare come creazione di valore", ha ancora detto Hannappel.

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