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Philip Morris: nuovi incarichi a Losanna per italiani Melesa e Paolucci

03 marzo 2016 | 14.33
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Philip Morris: nuovi incarichi a Losanna per italiani Melesa e Paolucci

Nomine al vertice di Philip Morris International. Dal 1° febbraio 2016, Salvatore Melesa, director IS delle affiliate italiane del gruppo Philip Morris International (Pmi), - Philip Morris Italia, organizzazione di vendita con sede a Roma, e Philip Morris Manufacturing & Technology, fabbrica specializzata nella produzione di filtri ad altissimo valore tecnologico, con sede a Bologna - è stato promosso con il ruolo di Director IS Business Engagement R&D and Operations, con sede a Losanna, quartier generale del gruppo.

E dal 1° marzo 2016 Guido Paolucci, direttore HR di Philip Morris Italia, è stato nominato direttore HR per la funzione Corporate Affairs di Pmi, con sede a Losanna. In questo nuovo ruolo, Paolucci è chiamato a fornire un supporto dedicato alla squadra Corporate Affairs su iniziative strategiche ed organizzative critiche.

Priscila Bossi, Manager IS Solution Delivery Philip Morris International (Pmi), è stata nominata Director IS delle affiliate italiane del gruppo, riportando a Eugenio Sidoli, ad Italia, mentre Paolo Le Pera, direttore HR del centro di Ricerca & Sviluppo Pmi, è stato nominato direttore HR Italia. Anche lui riporterà a Eugenio Sidoli.

La carriera di Melesa in Philip Morris è iniziata nel 1998 come Business Analyst IS nella fabbrica di Zola Predosa. Nel gennaio del 2010 è stato nominato Manager IS in Philip Morris Italia dove in cinque anni ha contribuito significativamente allo sviluppo dei sistemi sia in area commerciale che in area amministrativa, accorpando sotto di sé, nel 2015, le responsabilità di entrambe le affiliate, buy & sell and operations, come director IS. In questo ruolo Melesa è stato anche strumentale allo sviluppo di molte innovazioni alla base della costruzione della nuova fabbrica dei Prodotti a potenziale rischio ridotto a Crespellano.

Priscila Bossi è entrata in Philip Morris Argentina nel 2005 come Functional Configurator Sap, ha poi ricoperto diversi ruoli di crescente responsabilità nel dipartimento Vendite. Dal 2006 al 2011 ha ricoperto il ruolo di Manager Vendite per l’America Latina e il Canada e dal 2011 al 2013 quello di Manager Servizi informatici a supporto delle Vendite, fino a ricoprire il suo ruolo attuale.

Guido Paolucci è entrato in Pmi nel 2012 come responsabile Management Organization Development in Italia, supportando sia PM Italia che PM Manufacturing & Technology Bologna. Dopo solo un anno è stato promosso al ruolo di direttore HR per Philip Morris Italia. Nel corso degli ultimi due anni come Direttore HR, Guido Paolucci ha contribuito allo sviluppo dell'affiliata italiana in aree chiave delle Risorse Umane quali Compensation & Benefits e Diversity & Inclusion, apportando una forte spinta al cambiamento organizzativo e nello sviluppo dei talenti.

Paolo Le Pera non è nuovo al mercato italiano. Entrato in Philip Morris Italia nel 2010 come direttore HR, nel 2013 si trasferisce a Neuchâtel, dove ha modo di acquisire una solida conoscenza del business dei nuovi prodotti e, lavorando a stretto contatto con il team Manufacturing and Technology, di apprendere gli aspetti relativi al settore delle Operations.

Philip Morris International Inc. (Pmi) è presente in Italia con una sede a Roma, che si occupa della commercializzazione nel Paese dei brand appartenenti al gruppo e una in provincia di Bologna. L’azienda è leader in Italia nelle vendite di sigarette e trinciati; con circa 7 miliardi di euro l’anno, Philip Morris è il principale contribuente italiano alle entrate erariali.

Nel 2014 Pmi ha annunciato un investimento in Italia di circa 500 milioni di euro e 600 nuove assunzioni per la costruzione di un nuovo stabilimento in provincia di Bologna. La nuova fabbrica, giunta quasi a compimento, è destinata alla produzione su scala mondiale dei cosiddetti Reduced Risk Products (prodotti a potenziale rischio ridotto). Nel 2015 Philip Morris Italia ha firmato un accordo con il ministero delle Politiche agricole per l’acquisto su base quinquennale di tabacco italiano per un ammontare totale pari a oltre 500 milioni di euro.

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