"Oggi, perchè un'impresa possa avere un impatto positivo sul territorio, deve essere sostenibile e in questo caso specifico parliamo di un insediamento che ha i presupposti di questo tipo. Inoltre, il tipo di prodotto che verrà sviluppato dalla Philip Morris sarà un prodotto a bassissimo impatto che, quindi, entra già in questo tipo di dinamica. In questo senso credo non ci sia esempio più calzante". Così il presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, ha commentato, a margine del convegno 'L'impresa come motore di sviluppo sociale del territorio' ospitato al Mast di Bologna, la decisone di Philip Morris di investire 500 milioni di euro in un nuovo sito produttivo a Crespellano, alle porte di Bologna.
Quanto al caso, forse controcorrente in un momento di crisi, di una grande multinazionale che sceglie l'Italia per fare nuovi investimenti, Vacchi ha rimarcato che ciò "è possibile, in alcuni territori più che in altri". "Non lo dico perchè siamo a Bologna - ha aggiunto - ma indubbiamente Bologna ha alcune eccellenze che altri territori hanno meno". Insomma, ha concluso Vacchi, "ci troviamo di fronte ad un esempio positivo che speriamo possa essere replicato", come del resto hanno fatto già, ha concluso, "altre aziende multinazionali che hanno deciso di investire a Bologna".
