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Clima: parte consultazione su Piano nazionale adattamento

02 agosto 2017 | 15.48
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(Fotolia)
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Al via la consultazione pubblica sulla prima stesura del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Il ministero dell’Ambiente, in linea con i principi di trasparenza e partecipazione, chiama sul suo sito cittadini e istituzioni, mondo della ricerca, associazioni e in generale tutti i portatori d’interesse a confrontarsi sul testo del Piano, in vista dell’elaborazione della versione finale del documento.

“Il Piano di Adattamento – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è uno strumento strategico irrinunciabile per un Paese come l’Italia che vive ogni giorno gli effetti dei mutamenti climatici. Adattare per tempo il nostro territorio non significa solo scongiurare costi umani e naturali molto pesanti, ma anche renderlo più resiliente e competitivo sotto il profilo economico.

"Per questo – conclude Galletti - il nostro è un Piano che si integra coerentemente con le altre strategie in campo: dalla Sen alla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, da quella sull’Economia circolare al Piano Clima-Energia. Tutte insieme – conclude il ministro - indicheranno un vero e proprio orizzonte eco-industriale per il Paese”.

Elaborato dal lavoro del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il Piano costituisce il quadro aggiornato delle tendenze climatiche in atto a livello nazionale e sugli scenari climatici futuri, individuando possibili azioni di adattamento e relativi strumenti di monitoraggio e valutazione dell’efficacia.

Il testo analizza gli impatti e le vulnerabilità territoriali, evidenziando quali aree e settori siano maggiormente a rischio. Attraverso un set di indicatori, definisce le macro-regioni climatiche e le cosiddette “aree climatiche omogenee”: le prime vivono e hanno vissuto condizioni climatiche simili, le seconde sono caratterizzate da uguale condizione climatica attuale e da una stessa proiezione climatica di anomalia futura.

L’avvio di questa consultazione segue in ordine di tempo la prima raccolta di indicazioni sulla percezioni degli impatti, delle vulnerabilità e sulle azioni di intervento già realizzata nei mesi di febbraio e marzo tramite un questionario online sul sito del dicastero www.minambiente.it.

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