Chiusura di ottava mista per le piazze finanziarie europee che limano il buon rialzo di giornata nella seconda metà del pomeriggio. Dopo l'intervento di ieri di Mario Draghi, che ha scelto di mantenere ancora una politica monetaria accomodante, ma ha alzato le stime di Pil e inflazione, si attende la Fed della prossima settimana. La banca centrale americana dovrebbe, tutti gli analisti sono concordi nel sostenerlo, procedere ad un primo rialzo dei tassi di interesse, viste le condizioni dell'economia Usa. Oggi il dipartimento del Lavoro ha reso noto che nel mese di febbraio il tasso di disoccupazione è sceso al 4,7% rispetto al 4,8% di gennaio e sono stati creati 235mila posti di lavoro.
In questo contesto le Borse europee hanno chiuso a doppia velocità: Parigi +0,24%, Francoforte -0,13%, Londra +0,38%. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,45% a 19.658 punti, mentre l'All Share ha segnato un progresso dello 0,49% a 21.565.
Ancora sostenuto dall'effetto Draghi il comparto bancario, che attende l'abbandono graduale della politica monetaria accomodante da parte della Bce: Banco Bpm termina gli scambi in progresso del 6,6%, Unicredit +3,4%, Bper +3,26%, Ubi +2,48%, Mediobanca +2,38%, Intesa Sanpaolo +1,76%. Recuperano sul rimbalzo del greggio per poi tornare in calo i petroliferi: Eni cede a fine giornata lo 0,48%, mentre Saipem perde lo 0,2%. In rialzo dell'1,3% Brunello Cucinelli dopo i conti di ieri che hanno confermato una crescita a doppia cifra dell'utile 2016.