Anche lo spread tra Bund e Btp decennali ‘festeggia’ la vittoria di Renzi, scendendo a 163 punti base
Chiusura in forte rialzo per la Borsa di Milano, ampiamente la migliore d’Europa, con l’indice guida Ftse Mib a 21.493,87 punti (+3,60%) e l’All Share 22.808 punti (+3,42%). Scambi buoni per 3,34 mld di euro di controvalore, in rialzo da 2,7 mld venerdì. Su 326 titoli in negoziazione, 262 hanno chiuso in rialzo, 51 in calo e 13 invariati. Al termine di una seduta altalenante, con un minimo intraday a 158 punti, lo spread fra Bund e Btp decennali ‘festeggia’ così come la Borsa di Milano le prospettive aperte dalla vittoria del Pd di Renzi e chiude a 163 punti, un calo che riporta il rendimento del nostro titolo al 3% (-16 punti in una seduta). In discesa, anche se più limitata, il differenziale dei Bonos spagnoli che termina a 153 punti con un rendimento del 2,90%.
Milano, orfana della guida di Wall Street oggi chiusa per il Memorial Day e di Londra ferma per Bank Holiday, chiude la prima giornata dell’ottava trainata dai forti guadagni di bancari, assicurativi e finanziari, che avevano perso terreno nelle ultime sedute sulla scia delle oscillazioni al rialzo dello spread Btp-Bund, sollecitato dai dati del Pil nel primo trimestre e dai timori, diffusi negli ultimi giorni, di un sorpasso del Movimento 5 Stelle sul Pd. Sorpasso che non c’è stato e la dimensione della vittoria del Pd di Matteo Renzi ha sorpreso anche gli operatori: Renzi, nota Alex White di Jp Morgan, guida ora “il più grande partito del blocco socialista in Europa”, cosa che gli conferisce “un’importante influenza a livello europeo”, aprendo la possibilità “di un impegno più robusto dell’Italia con la Germania sulla direzione complessiva della politica nell’Eurozona”.
In piazza Affari acquisti in particolare su telecomunicazioni e bancari, grazie alla caduta dello spread Btp-Bund, a 163 punti, secondo dati Mts, da 179 punti alla chiusura di venerdì scorso. Con Londra chiusa, le altre Borse europee hanno chiuso tutte in positivo, ma meno di Milano: a Madrid Ibex 10.687 punti (+1,22%); a Francoforte Dax 9.892 punti (+1,28%); a Lisbona Psi 20 6.988 punti (+1,02%); a Parigi Cac 4.526 punti (+0,75%); ad Amsterdam Aex 406,88 punti (+0,43%); a Bruxelles Bel 20 3.145 punti (+0,5%); a Zurigo Smi 8.712 punti (+0,10%).
L’euro al riferimento Bce si attesta a 1,3635 dollari, in lieve rialzo da 1,363 dollari di venerdì scorso. Il contratto più scambiato sul Wti, il petrolio americano di riferimento, quota sul Nymex a 104,16 dollari al barile, in calo di 19 centesimi rispetto alla chiusura precedente. Il London Bullion Market oggi è rimasto chiuso per Bank Holiday.
In piazza Affari acquisti in particolare su tlc (+6,39% l’indice settoriale Ftse Italia All Share Telecommunications), bancari (+5,01%), che beneficiano anche del via libera europeo alla rivalutazione delle quote di Bankitalia, finanziari (+4,54%), assicurativi (+3,73%). In flessione solo i chimici (-0,14%). Sul Ftse Mib guadagnano in particolare le popolari, specialmente Bper (+9,22%) e Bpm (+7,15%), che ha concluso l’aumento di capitale raccogliendo 497 milioni di euro. Bene anche Ubi Banca (+6,83%) e Banco Popolare (+6,08%). Forti acquisti su Telecom Italia (+6,45%) sulla scia delle attese per il possibile scioglimento di Telco, dopo che venerdì scorso il presidente delle Generali, Gabriele Galateri ha confermato che il Leone intende sfruttare la finestra di giugno per riprendere la piena disponibilità della quota.
Comprati anche altri bancari, come Mps (+5,78%), Unicredit (+4,82%) e Intesa (+4,23%). Neanche un titolo del paniere principale ha chiuso in rosso. Sull’All Share corrono Eems (+23,8%), Fidia (+14,13%), Il Sole 24 Ore (+13,78%); venduta Marr (-2,71%).
.jpg)
