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Piazza Affari chiude negativa

20 giugno 2014 | 20.03
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A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,03% e l’All Share perde lo 0,95%. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si ferma a 160 punti base. Pesano i bancari e Telecom

Infophoto
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Chiusura di ottava all’insegna del segno meno per Piazza Affari, in una giornata poco brillante anche per le europee. Il consiglio Ecofin ha approvato le raccomandazioni specifiche per Paese della Commissione Ue e, nel caso dell’Italia, ha rafforzato la richiesta di fare maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi fiscali di medio termine. Intanto in Germania a maggio si evidenzia il calo dei prezzi alla produzione in Germania per il decimo mese consecutivo. I dati dell’istituto di statistica Destatis mostrano una flessione dello 0,8% annuo, leggermente più basso rispetto al -0,9%. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi chiude a 160 punti base. Mentre Wall Street viaggia in progresso (il Nasdaq segna +0,01% e il Dow Jones +0,19%), Parigi termina la settimana con un calo dello 0,48% a 4.541 punti; Madrid segna -0,29% a 11.155; Bruxelles -0,21% a 3.166; Francoforte -0,17% a 9,987. Invariata Amsterdam con l’Aex che chiude la giornata a 417 punti (-0,02%). Positivo il London Stock Exchange dove l’indice di riferimento Ftse 100 segna un progresso dello 0,25% a 6.825 punti. A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,03% a 21.988 punti e l’All Share perde lo 0,95% a 23.307.

Tra le blue chips pesante il settore bancario con Bper che lascia sul terreno il 4,42% a 7,35 punti. Lunedì 23 giugno prenderà avvio l’aumento di capitale per un massimo di 750 milioni (termine 18 luglio). Il prezzo di sottoscrizione di ciascuna delle nuove azioni ordinarie è pari a 5,14 euro, di cui 3 euro di valore nominale e i restanti 2,14 di sovrapprezzo. Il prezzo di sottoscrizione è stato determinato applicando uno sconto del 26,5% sul Terp. In rosso Mediobanca -2,98% a 9,42 euro; Unicredit -2,43%; Banco Popolare -2,37%; Ubi Banca -2,16%; Intesa Sanpaolo -2,15%; Bpm -1,41%. Volative Mps nel giorno di chiusura della quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale. Il titolo del Monte dei Paschi strappa sul finale un rialzo del 4,6% a 2,18 euro. Pesante anche Telecom sull’annuncio di Telefonica che ha venduto per 139,6 milioni il prestito convertendo di Telecom Italia che aveva sottoscritto per 103 milioni. La conferma dell’operazione giunge da un portavoce della società che la definisce “esclusivamente finanziaria’’. L’operazione, spiega, “non ha quindi attinenza con la partecipazione nel capitale di Telecom Italia”. Il portavoce rileva anche che Telefonica ha ottenuto una “plusvalenza molto significativa”. Il titolo cede il 2,63% a 0,92 euro.

Eni termina la seduta con un calo dello 0,45%. Il Cane a Sei Zampe ha reso noto di avere firmato un nuovo Production Sharing Contract (’Psc’) con Cnooc per l’esplorazione di un blocco al largo dell’isola di Hainan, nel Mare Cinese Meridionale. Il blocco, denominato 50/34 si estende su una superficie di circa 2.000 chilometri quadrati nel bacino di Qiongdongnan in acque convenzionali. Il periodo di esplorazione, suddiviso in tre fasi, durerà sei anni e mezzo. Rialzo frazionale per Saipem che guadagna lo 0,29% a 20,48 euro. Tra gli energetici Enel cede lo 0,54%.

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