Giornata positiva per le Borse europee ad eccezione di Piazza Affari con il comparto bancario ancora una volta colpito dalle vendite. L'indice Ftse Mib cede lo 0,88% a 17.686 - All Share -0,76% - con lo spread tra Btp e Bund a 142 punti base con un rendimento del decennale dell'1,55%. Torna sotto i riflettori la Grecia: i ministri dell'Eurozona sono chiamati a sbloccare una nuova tranche di aiuti finanziari, dopo il sofferto via libera del parlamento alla riforma delle pensioni. A fine seduta Francoforte conquista la maglia rosa (+1,12%) dopo il dato sugli ordini di fabbrica in Germania saliti oltre le attese a marzo (+1,9% sul mese precedente); in progresso anche Parigi +0,50%, debole invece Londra -0,18%.
A fare da zavorra a Milano sono i titoli bancari (indice -1,65%): maglia nera per Banco Popolare (-8,75%) dopo il via libera dell'assemblea all'aumento di capitale per la fusione con Bpm. In rosso Mps (-7,56%), Bpm (-7,04%), Bper (-4,51%), Ubi Banca (-3,64%), Unicredit a 2,992 euro (-2,35%) e Mediobanca -2,04%. In controtendenza invece Intesa Sanpaolo a 2,24 euro (+0,63%).
In rosso Telecom (-1,28% a 0,85 euro) dopo i rumors secondo cui sarebbe pronto a fare un'offerta di acquisto per Metroweb. Tra i rialzi Campari (+2,94%) dopo i conti trimestrali superiori alle attese. Acquisti nel settore del lusso in particolare per Salvatore Ferragamo (+2,37%); in progresso anche Banca Mediolanum (+2,31%) dopo il dato relativo alla raccolta netta da inizio anno pari a 2,2 miliardi di euro.