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Borsa: le indicazioni macro non fermano Piazza Affari

10 giugno 2019 | 18.12
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L’allentamento delle tensioni commerciali con il Messico permette alle borse europee e al listino italiano di iniziare la settimana con il segno più. Dopo una prima parte zavorrata dalle nuove indicazioni negative arrivate dall’Istat, nel mese di aprile la produzione industriale italiana, attesa in aumento mensile dello 0,2%, ha messo a segno un calo dello 0,7% (-1,5% annuo), il Ftse Mibha terminato a 20.484,99 punti, +0,61% rispetto al dato precedente.

Secondo le indicazioni elaborate dal Centro Studi Promotor, il Pil del BelPaese potrebbe tornare a scendere nel secondo trimestre del 2019. “Come è noto, dopo un calo dello 0,1% nel terzo trimestre 2018 e un altro calo dello 0,1% nel quarto trimestre sempre del 2018, che avevano fatto temere l’avvio di una nuova recessione, il PIL nel primo trimestre 2019 ha fatto registrare una crescita dello 0,1% compatibile con uno scenario di stagnazione, che verrebbe confermato con un nuovo calo del PIL nel secondo trimestre 2019”.

A Piazza Affari spicca in particolare FCA con un +1,73%. A spingere il titolo sono le indiscrezioni su una possibile riapertura delle trattative con i francesi di Renault. Intanto la società ha annunciato di aver siglato una partnership con Aurora sui veicoli commerciali a guida autonoma.

Acquisti sostenuti anche per STM (+2,26%) e Telecom Italia (+3,19%). In particolare evidenza Mediaset (+4,23%) dopo la conferma della creazione di una holding, chiamata Mediaforeurope, di diritto olandese nella quale confluiranno sia Mediaset sia Mediaset Espana. Minori tensioni con il Messico hanno permesso a Tenaris di segnare un +3,21%. Nel comparto petrolifero, bene anche Saipem (+1,76%) e +0,26% di Eni (in avvio di settimana il Brent segna un calo dello 0,81% a 62,8 dollari il barile).

Il Cane a sei zampe e NextChem (controllata per la chimica verde di Maire Tecnimont, +4,75%) hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.

Acquisti anche tra i bancari con il +2,22% di UniCredit, il +3,74% di Banco BPM e il +3,32% di Ubi. +0,71% per Intesa Sanpaolo: oggi il presidente Gian Maria Gros-Pietro, e il Vicepresidente di Banca Europea per gli Investimenti, Dario Scannapieco, hanno firmato un’intesa che prevede due nuove linee di credito per 500 milioni di euro complessivi. A questi, Intesa Sanpaolo aggiungerà risorse proprie per pari importo, facendo così aumentare il plafond complessivo a 1 miliardo di euro.

Nella prima seduta della settimana lo spread non fa registrare variazioni di rilievo a 258 punti base. (in collaborazione con money.it)

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