Piazza Affari conquista la maglia nera tre le Borse europee, in una giornata caratterizzata da nuove vendite sul comparto bancario. L'indice Ftse Mib accelera al ribasso, dopo la diffusione dei dati statunitensi che rendono più probabile una mossa della Fed sui tassi, e chiude con una flessione dell'1,34% a 17.499. Lo spread sale a 140 punti base con un rendimento del decennale dell'1,53%, nel giorno in cui l'Ue concede maggiore flessibilità all'Italia e l'Istat prevede un aumento del Pil dell'1,1% per il 2016. Deboli i listini di Francoforte -0,63% e Parigi -0,34%, solo Londra (+0,27%) resta in territorio positivo. Prosegue il rialzo dei prezzi del greggio.
A Milano ancora sotto attacco il comparto bancario (indice -1,47%), vendite su Banco Popolare -6,56% e Bpm -5,48% protagonisti della prima fusione tra popolari; in rosso Unicredit a 2,814 euro (-1,95%) all'indomani di un vertice tra i grandi azionisti: sul tavolo l'ipotesi di rimpasto in cda e l'ipotesi di un nuovo amministratore delegato. Male Bper -1,37%, Mps -0,63%, Intesa Sanpaolo -0,73% e Mediobanca -0,39%. Maglia nera per Fca (-6,67% a 6,295 euro) frenata dal taglio della raccomandazione di Exane.
Tra i pochi titoli in rialzo Mediaset (+3,02% a 3,82 euro) sui dati Nielsen sul del mercato pubblicitario e sulle stime degli analisti per la raccolta nel trimestre in corso, Tenaris (+2,24%) e Stm (+0,38%). Corre ancora Rcs (+3,10% a 0,715 euro) all'indomani della contro offerta di Andrea Bonomi supportata dai soci forti del gruppo editoriale. Un'operazione a cui Cairo, alla guida dell'omonimo gruppo (Cairo Communication +1,38% a 4,40 euro), potrebbe replicare.
