In parità nella prima parte, Piazza Affari nel corso del pomeriggio ha pagato pegno alla linea dura annunciata dal presidente russo Putin, secondo cui le forniture di gas saranno fermate nel caso in cui la commodity non sarà pagata in rubli. La risposta del cancelliere tedesco Olaf Scholz non si è fatta attendere: secondo quanto riferito dal politico tedesco, i pagamenti continueranno in euro o dollari, “come è scritto nei contratti”.
A Milano spiccano in particolare le performance delle azioni delle società di pubblica utilità (+3,34% di Terna, +1,51% di Snam e +0,61% di A2A) ed il nuovo rialzo di Assicurazioni Generali (+3,23%), sempre alle prese con le manovre in vista del rinnovo dei vertici: da un lato troviamo la lista elaborata dal board in carica, sostenuta da Mediobanca (+0,92%), dall'altro quella di Francesco Gaetano Caltagirone, appoggiata da Del Vecchio.
In rosso il comparto bancario, ben rappresentato dal -2,81% di UniCredit e dal -2,37% registrato da Intesa Sanpaolo.
Giornata da dimenticare per una Telecom Italia (-7,05%) penalizzata dall'indiscrezione, riportata dall'autorevole Financial Times, secondo cui le possibilità che il fondo Kkr alla fine presenti un'offerta non sono poi così elevate.
La disponibilità delle autorità Usa a rilasciare le scorte di greggio per calmierare i prezzi, ha fatto perdere il future sul Brent circa 3,4 punti percentuali (107,66 dollari/barile) e spinto al ribasso Eni e Tenaris (-0,66 e -0,15% rispettivamente).
Dal mercato dei titoli di Stato, lieve incremento per lo spread Btp-Bund, salito di poco più di un punto percentuale a 151 punti base. (in collaborazione con Money.it)