Chiusura in netto ribasso per le borse europee, con Piazza Affari maglia nera, affossata dal comparto bancario. A pesare sugli scambi è l'incertezza sull'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che ha avuto ripercussioni sul mercato valutario, con uno scivolone del dollaro a 1,11 sull'euro. Stazionario lo spread Btp-Bund decennali, a 153 punti, mentre fra le commodity si registra il tonfo del prezzo del petrolio, con il Wti che perde il 3% a 45,2 dollari. Al termine della seduta Londra cede l'1,04%, Francoforte l'1,47% e Parigi l'1,24%, mentre a Milano il Ftse Mib arretra del 2,51% a 16.474 punti.
In profondo rosso i bancari, con il crollo di Bpm (-7,69%) e Banco Popolare (-7,05%). In forte calo Unicredit (-4,96%), Mps (-4,25%) e Intesa Sp (-3,45%). Vendite su Fca (-6,21%) e sugli assicurativi Unipol (-4,25%) e Generali (-2,50%). Cedono oltre due punti percentuali Snam, A2A, Terna, Tenaris, Prysmian, Brembo, Stm e Telecom Italia.
Sul listino principale della borsa milanese si salvano solo Recordati e Buzzi Unicem. Tracollo di Stefanel (-39,6% a 0,105 euro), dopo che il cda del gruppo dell'abbigliamento ha deliberato di presentare domanda di ammissione al concordato preventivo.