Le borse europee chiudono contrastate l'ultima seduta della settimana, fra tensioni sul mercato obbligazionario. Lo spread fra Btp e Bund decennali è salito fino a quota 153 punti, per poi chiudere a 149 punti. Positivi i dati macroeconomici dagli Stati Uniti, con il Pil che nel terzo trimestre ha registrato un incremento del 2,9%, sopra le attese. In flessione il prezzo del petrolio, con il Wti a 49,2 dollari al barile. A fine seduta Londra sale dello 0,14% e Parigi dello 0,33%, mentre Francoforte cede lo 0,19% e Milano arretra dello 0,59%, con il Ftse Mib a 17.324 punti.
Sul listino principale della piazza milanese Mps lascia sul terreno il 3,85%. Nel settore in flessione anche Bpm (-1,67%), Intesa Sp (-1,64%) e Unicredit (-1,26%), mentre Mediobanca sale dell'1% dopo i conti. Carige scivola dell'8%, dopo la lettera della Bce che chiede forti vendite dei crediti deteriorati. Recordati cede il 3,14% e Azimut il 2,88%. Ancora debole Saipem (-2,40%), mentre Eni perde l'1,75% dopo i conti del trimestre, con una perdita netta consolidata sui nove mesi di 1,8 miliardi di euro.
Vendite sugli assicurativi, con Unipol (-2,21%) e Generali (-2,31%). Continua invece la corsa di Stm, che balza del 5,51%. Toniche anche Cnh (+2,16%) e Luxottica (+1,71%).
