Le borse europee chiudono negative una giornata incerta, appesantita dai dati del lavoro dagli Stati Uniti, inferiori alle aspettative ma che aumentano le probabilità che la Fed rialzi i tassi di interesse entro fine anno. Nella notte si è registrato un crollo della sterlina, forse per un errore tecnico, che ha ceduto fino al 6% sul dollaro. A settembre negli Usa sono stati creati 156 mila posti di lavoro, meno del previsto, mentre la disoccupazione è salita al 5%. Netta inversione del prezzo del petrolio, in flessione di quasi due punti percentuali, con il Wti 49,5 dollari e il Brent a 51,5.
Al termine della seduta Londra sale dello 0,63%, Francoforte cede lo 0,74%, Parigi lo 0,67% e a Milano il Ftse Mib arretra dello 0,52% a 16.405 punti. Maglia nera del listino principale è Mediaset, che cede il 2,24%. Male anche le utility, con Snam (-2%), Terna (-1,6%) ed Enel (-1,4%), e la moda, con Moncler (-2,2%), Ferragamo (-1,9%) e Ynap (-1,5%).
In ordine sparso i bancari, con Ubi Banca in rialzo dell'1,8% e Mps dell'1,2%, dopo il nuovo scivolone di ieri. In lieve calo Intesa Sp. Ben comprate Stm e Unipol.