Deboli le piazze finanziarie europee in chiusura di giornata. Prevale l'atteggiamento di attesa rispetto alle decisioni che verranno assunte a breve dalle banche centrali in tema di politica monetaria, anche se nulla dovrebbe accadere prima di marzo.
Intanto aumentano negli Stati Uniti le scorte di greggio: sono salite a 8,209 milioni di barili nella settimana che si conclusa il 3 marzo per un totale di 528,393 milioni di barili. Un aumento delle scorte che ha innescato il calo del prezzo del petrolio di cui hanno sofferto i petroliferi. Il Wti in consegna ad aprile è stato scambiato a 51,66 dollari a barile (-1,48%).
In questo contesto, le Borse del Vecchio Continente hanno terminato gli scambi senza slancio: Parigi +0,11%, Francoforte +0,01%, Londra -0,06%. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,14% a 19.482 punti, mentre l'All Share ha segnato anch'esso +0,14% a 21.357.
In recupero i titoli finanziari, a partire dagli assicurativi con Generali in progresso dell'1,75%, Unipol +1,81%, mentre tra i bancari positiva Mediolanum (+1,09%), Mediobanca (+0,95%), Ubi (+0,5%), Bper +0,23%), Banco Bpm (+0,17%), Intesa Sp (+0,17%). In calo la sola Unicredit che cede lo 0,22%. In flessione Telecom Italia (-0,83%), dopo che il presidente di Iliad, Xavier Niel, ha annunciato che intende entrare a fine anno nel mercato italiano con un'offerta low cost. Giù Eni che perde l'1,66%. In rialzo Fca (+0,58%).
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