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Piazza Affari perde terreno con le europee

14 aprile 2014 | 14.38
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Piazza Affari perde terreno con le europee

Piazza Affari passa la boa di metà seduta in rosso, in linea con le principali Borse europee e in attesa dell'avvio di Wall Street, che i futures sui principali indici pronosticano debole. Il contratto più scambiato sull'S&P 500 cede lo 0,08% alle 12.30. Il listino milanese è reduce da due sedute consecutive in calo. Oggi dagli Usa sono in agenda le vendite al dettaglio di marzo e le scorte delle imprese di febbraio, dati market sensitive, oltre alla trimestrale del colosso bancario Citigroup.

A Milano Ftse Mib 21.020 punti (-0,84%), All Share 22.421 punti (-0,97%). Scambi per 1,62 mld di euro di controvalore, da 3,47 mld nell'intera seduta di venerdì scorso. Su 304 titoli in negoziazione, 54 sono in rialzo, 239 in calo e 11 invariati. Lo spread Btp-Bund è a 168 punti, secondo dati Mts, in flessione dai 171 della chiusura di venerdì scorso. Sul Ftse Mib vendite a piene mani su Bpm.

Negative anche le altre piazze europee: a Madrid Ibex 10.046 punti (-1,56%); a Lisbona Psi 20 7.250,43 punti (-1,14%); ad Amsterdam Aex 392,93 punti (-0,68%); a Francoforte Dax 9.262 punti (-0,56%); a Bruxelles Bel 20 3.043 punti (-0,51%); a Parigi Cac 4.348 punti (-0,40%); a Londra Ftse 6.541 punti (-0,31%); a Zurigo Smi 8.283 punti (-0,18%). In mattinata le principali Borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso, con Tokyo in calo e Hong Kong in lieve rialzo.

L'euro sul mercato valutario viene scambiato a 1,3823 dollari. L'oro al London Bullion Market al fixing antimeridiano vale 1.324,5 dollari l'oncia, in rialzo da 1.318 dollari alla chiusura di venerdì scorso.

A Piazza Affari venduti tecnologici (-3,15%), costruzioni (-3,13%), servizi finanziari (-2,70%), media (-2,76%). In calo anche i bancari (-2,13%). Comprate risorse di base (+0,95%), petrolio e gas (+0,58%).

Sul Ftse Mib affonda Bpm, dopo che gli azionisti sabato in assemblea hanno bocciato le riforme dello statuto che miravano a modificare la governance della popolare. Il titolo cede l'8,45% a 0,6340 euro. Forti scambi, per 165 mln di pezzi passati di mano, a fronte di una media di 123 mln per un'intera seduta. Sul titolo la Consob ha disposto il divieto temporaneo di vendite allo scoperto: secondo dati della Commissione di venerdì scorso, due fondi esteri avevano posizioni corte rilevanti su Bpm (Abaco Am per lo 0,56% e Marshall Wace per lo 0,89%).

In calo Banca Mps, a 0,2511 euro (-5,25%), reduce da un rialzo di oltre il 6% nella seduta di venerdì. Debole anche Bper (-3,66%). dopo che l'ad Luigi Odorici ha detto in assemblea sabato che l'aumento di capitale "è un argomento sensibile e quindi non dico nulla, ma dico solo che il mercato se lo aspetta e noi stiamo valutando se farlo".

Pesante Azimut (-4,25%) che da cinque sedute ha avviato una correzione dai massimi di sempre toccati la settimana scorsa. Acquisti sul settore del lusso, in particolare Tod's (+3,88%), miglior titolo dell'intero listino, e Ferragamo (+3,17%), in linea con il settore (a Parigi Lvmh +1,36%, Kering +1,33%; a Francoforte Hugo Boss +1,89%; poco mossa Richemont a Zurigo, +0,06%). Bene anche Moncler (+1,36%).

I titoli delle società a capitale pubblico in attesa delle nomine dei vertici si muovono in ordine sparso: Eni +0,72%, Enel -0,56%, Finmeccanica -1,31%, Terna +0,16%. Sull'All Share precipita la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio (-12,24%), che ha sottoscritto un accordo con la Popolare di Vicenza concedendole un periodo di esclusiva che terminerà il 30 maggio "finalizzato a consentire a Bpvi di presentare un'offerta vincolante per la possibile integrazione".

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