Nonostante la debolezza del comparto industriale, la seduta di Piazza Affari si è chiusa con il segno più. All'indomani dell'audizione del Ministro Franco, UniCredit ha terminato con un +2,54% ed MPS ha segnato un +4,85%.
Sotto i riflettori anche Enel (+0,64%), che ieri ha firmato l’accordo con CDP Equity per la vendita di un ulteriore 10% del capitale di Open Fiber a 530 milioni di euro. Grazie a questa operazione, CDPE diventa il principale azionista di Open Fiber con una quota complessiva del 60% del capitale. Sempre ieri, Macquarie ed Enel hanno firmato l’accordo per l’acquisto da parte di Macquarie del rimanente 40% di Open Fiber da Enel.
Dopo le recenti perdite, la palma di top performer del listino delle blue chip, che si è fermato a 25.665,55 punti (+0,69%), è andata alle azioni Ferrari (+3,34%) mentre, grazie ad un recupero nel finale, Stellantis e CNH Industrial hanno rispettivamente chiuso in parità (-0,02%) e con un rialzo dello 0,21%.
In calo Tenaris (-0,35%) dopo la diffusione dei conti trimestrali: la società ha visto l’utile attestarsi a 290 milioni di dollari, dai -50 di un anno fa. Perfetta parità per Interpump, che ha visto l’ultima riga di conto economico passare da 30,2 a 74,5 milioni, e BPER Banca. L'istituto ha chiuso il primo semestre con un utile netto di pertinenza di 501,8 milioni di euro, dai 102,5 milioni un anno prima.
Lo spread Btp-Bund ha terminato a 106 punti base, oltre 3 punti percentuali in meno rispetto al dato precedente. (In collaborazione con money.it).