Segno più per Piazza Affari che, in attesa di notizie dall’Ucraina, ha assorbito senza particolari problemi la svolta da “falco” di Jerome Powell. Ieri nel corso di un intervento, il chairman della Federal Reserve ha rilevato come il tasso di inflazione sia ad un livello troppo elevato (7,9% a febbraio, massimo da quattro decenni) e che l’istituto con sede a Washington è pronto a mettere in campo un “atteggiamento più aggressivo” per frenare i prezzi al consumo.
A Milano, dove il Ftse Mib ha chiuso a 24.533,84 punti (+0,98%), spiccano le performance del terzetto formato da Atlantia (+3,17%), Ferrari (+2,55%) e, in attesa dei conti, Poste Italiane (+2,62%). Andamento decisamente positivo anche per Banca Mediolanum (+2,58%) e Azimut (+2,06%).
Nel comparto bancario, +1,62% di Intesa Sanpaolo e +1,69% di UniCredit. Meno 0,38% per Banca Monte dei Paschi che ha comunicato che la società di revisione PricewaterhouseCoopers ha reso disponibili le proprie relazioni, che contengono un giudizio senza rilievi, sia sul bilancio consolidato che sul progetto di bilancio d’esercizio.
Segno più per Leonardo (+0,4%) che ha confermato la guidance sull’indebitamento di gruppo ed annunciato la vendita del business Global Enterprise Solutions per 450 milioni di dollari, e parità per Snam (+0,06%). Secondo le indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, l’Ad Marco Alverà ad aprile, in corrispondenza della fine del suo secondo mandato, lascerà la società.
Invariato, a 153 punti base, lo spread Btp-Bund. Nel corso della seduta il Tesoro ha annunciato di aver affidato ad un pool di banche il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo CCTeu con scadenza 15 ottobre 2030. (in collaborazione con Money.it)