In deciso rialzo per gran parte della seduta, in corrispondenza della chiusura degli scambi i listini europei hanno praticamente azzerato i guadagni. A sostenere gli acquisti nella prima parte è stata la decisione delle autorità cinesi di ridurre i saggi sui prestiti a 5 anni mentre nel corso del pomeriggio la debolezza di Wall Street ha consigliato, anche in vista del weekend, una maggiore prudenza.
Sul Ftse Mib, che si è fermato a 24.095 punti (+0,12%), spiccano le performance di Nexi (+4,45%), di Inwit (+3,69%) e di Enel (+3,15%). Guadagni più contenuti per Eni (+0,75%) e segno meno per Intesa Sanpaolo (-0,25%) alla vigilia dello stacco del dividendo.
In rosso anche Banco Bpm (-1,32%) in scia delle voci sui nuovi alleati nel settore bancassurance. Prese di beneficio per Assicurazioni Generali (-0,58%), spinta ieri dalla presentazione di conti trimestrali migliori delle stime degli analisti.
Seduta da dimenticare per Cnh Industrial (-6,25%) e Saipem (-4%). Moncler (-1,95%), come del resto anche gli altri titoli del lusso a livello europeo, è stata influenzata negativamente dal tonfo di Richemont sul listino elvetico. Il conti del gruppo hanno evidenziato una redditività sotto le stime ed un outlook che deve fare i conti con il rallentamento dell’economia cinese.
In particolare evidenza lo spread Btp-Bund, salito del 4% a 203 punti base. (in collaborazione con Money.it)