Petroliferi ed utilities hanno permesso a Piazza Affari di iniziare la settimana con il segno più. L’avvio dell’ottava è stato scandito dal nuovo rally del Brent che, alla terza seduta di rialzi, sale del 6% a 111,45 dollari al barile. La giornata del Ftse Mib si è chiusa a 24.294,71 punti, +0,3% rispetto al dato precedente, mentre lo spread Btp-Bund è salito di un punto percentuale a 152 punti base.
Grazie alle indiscrezioni su nuove sanzioni a carico del petrolio russo, il benchmark petrolifero si è riportato sopra 111 dollari permettendo al terzetto formato da Tenaris, Saipem ed Eni di chiudere la seduta in rialzo del 6,09, dell’1,33 e del 2,88 per cento. Il Cane a sei zampe e Sonatrach hanno annunciato una “significativa” scoperta a olio e gas associato nella concessione Zemlet el Arbi, nel bacino del Berkine Nord in Algeria.
Nel comparto delle aziende di pubblica utilità segnaliamo invece il +1,91% di A2A, il +1,11% di Enel ed il +1,08% messo a segno da Italgas. Tra i bancari, debolezza per Intesa Sanpaolo e UniCredit (-0,93% e -0,26%).
Chiusura in rosso anche per Telecom Italia (-1,47%), spinta al ribasso dalla decisione dell’agenzia Fitch di ridurre la valutazione da “BB+” a “BB” con outlook negativo e per Stellantis (-0,38%), su cui invece S&P ha incrementato il rating a “BBB” da “BBB-” con prospettive stabili.
Poste Italiane (+0,4%) ha firmato un accordo vincolante con Opus Srl e l’operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima, società attiva nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private, per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo della società di 130 milioni. (in collaborazione con Money.it).