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Piazza Navona senza tavolini, ricorso d'appello al Consiglio di Stato. Giovedì locali chiusi

06 agosto 2014 | 16.12
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Dopo l'ordinanza del Tar del Lazio che, la settimana scorsa, ne ha ordinato il dimezzamento, gli esercenti presentano ricorso. Lo fa sapere il Codacons, che critica la scelta: "Tentativo gravissimo di contrastare in ogni modo un provvedimento che finalmente ridà decoro alle piazze romane". Il portavoce degli esercenti: "Non è una serrata, è una costrizione. Senza tavolini che apriamo a fare?"

Piazza Navona senza tavolini, ricorso d'appello al Consiglio di Stato. Giovedì locali chiusi

E' stato presentato al Consiglio di Stato un ricorso d'appello da parte dei due locali pubblici di Piazza Navona, oggetto dell'ordinanza del Tar del Lazio che la settimana scorsa aveva ordinato il dimezzamento dei tavolini sul suolo pubblico. Ne dà notizia il Codacons, che critica fortemente la scelta degli esercenti.

Il Consiglio di Stato - ''E' assurdo rivolgersi direttamente al Presidente di sezione del Consiglio di Stato per ottenere un decreto monocratico urgente, senza coinvolgere le altre parti in causa, ossia l'amministrazione comunale e i cittadini" afferma Carlo Rienzi.

Il decoro delle piazze - "Si tratta di un tentativo gravissimo di contrastare in ogni modo un provvedimento che finalmente ridà decoro alle piazze romane. Chiediamo - aggiunge - al Comune di Roma di non fare alcun passo indietro, e ci batteremo nelle aule di giustizia perché il centro storico della capitale torni ad essere a totale uso di cittadini e turisti''.

Di nuovo fuori i 'dehors' - Intanto è durato poco, nel pomeriggio, il ritorno dei tavolini sui marciapiedi dei bar e ristoranti della piazza, già rimossi nei giorni scorsi come da ordinanza del Tar. Dopo l'iniziativa di rimettere fuori i 'dehors', i ristoratori denunciano di essere stati "costretti" a rimuoverli.

"Avevamo deciso di rimettere i tavolini fuori pur rispettando i limiti del piano di massima occupabilità del Campidoglio che prevedeva la possibilità di utilizzo del solo marciapiede - spiega all'Adnkronos Guido Campopiano, portavoce degli esercenti di Piazza Navona - ma non ce lo hanno consentito".

Giovedì tutti chiusi - Campopiano conferma che giovedì "le dieci aziende della piazza resteranno chiuse" ma precisa che "non è una serrata, è una costrizione per tutti, nel senso che ci hanno costretti a restare chiusi: senza tavolini che apriamo a fare?". Secondo il portavoce degli esercenti di piazza Navona, la rimozione dei tavolini comporterebbe "perdite stimate complessivamente in media di 80-100mila euro al giorno". Sempre giovedì mattina gli esercenti dovrebbero avere un incontro in Campidoglio.

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