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Pichetto: "Cambiamento epocale nella produzione e distribuzione di energia"

23 maggio 2023 | 15.21
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Pichetto:

Dalla consapevolezza della dipendenza energetica del paese, ad una nuova convinzione: quella di poter assumere un ruolo centrale per il mercato futuro dell'energia. Con strategie mirate di auto-produzione. Questo il 'cuore' dell'intervento del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin che ha aperto i lavori dell'Energy workshop organizzato dalle testate giornalistiche Il Giornale del Piemonte e della Liguria, Espansione, BancaFinanza, Giornale delle Assicurazioni, La Bisalta, La Piazza Grande e Il Nuovo Braidese insieme alle società "Rina Prime Value Services", "Prime Green Solutions" e "Europe Advisory", svoltosi con una grande partecipazione di pubblico presso una gremita "Sala Ferrero", nella nuova sede di Confindustria Cuneo. In sala, ad ascoltare l'intervento del ministro e degli altri prestigiosi relatori, i rappresentanti di almeno 50 tra le più grandi imprese della provincia di Cuneo, commercialisti, avvocati, professori universitari, ingegneri e numerosi sindaci ed amministratori dei comuni della Granda. Oltre al A moderare il convegno Diego Rubero, direttore de Il Giornale del Piemonte e della Liguria e Beppe Ghisolfi, banchiere, scrittore e direttore di BancaFinanza. Dopo i saluti del neo presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna ha subito preso la parola il ministro Gilberto Pichetto: ""Assistiamo ad un cambiamento epocale nel quadro della produzione e distribuzione di energia – ha detto Pichetto – acuito dal conflitto russo-ucraino. L'Italia si è scoperta paese dalla forte dipendenza dal gas, con il 40% dell'intera fornitura proveniente dalla Russia. Le tensioni internazionali e l'impossibilità di importare gas russo hanno rapidamente modificato le condizioni. Con il gas ci siamo stabilizzati per il medio periodo grazie alla diversificazione dei fornitori e alla rivalorizzazione dei rigassificatori. Ma è nel contempo cresciuta l'attenzione, da parte di tutti, verso le energie rinnovabili".

Con un imperativo importante: "Entro il 30 giugno – ha evidenziato il ministro – presenteremo un piano programmatico che prevede un ribaltamento delle condizioni attuali: al momento abbiamo i due terzi di energia proveniente da fonti fossili, ed un terzo da fonti rinnovabili. L'obiettivo è quello di invertire le proporzioni". Nello specifico, quali fonti rinnovabili? "Il geotermico, ad esempio, può avere interessanti sviluppi, ma anche l'idroelettrico, l'eolico – che potrà svilupparsi soprattutto per le grandi piattaforme offshore – ed il fotovoltaico. Sarà fondamentale trovare un punto di equilibrio tra le esigenze ambientali-paesaggistiche e di produzione: bisogna farlo in fretta, con realismo e serietà. E' comprensibile che gli impianti fotovoltaici o le pale eoliche non si possano installare dappertutto, ma a più mani occorre giungere ad una soluzione, che implica anche un quadro normativo aggiornato". Altra bella sfida: "Occorre cambiare le regole – ha evidenziato il ministro -, abbiamo un impianto normativo che è riferito ad un periodo in cui i produttori a stento arrivavano al migliaio. Attualmente sfiorano il milione. Vanno aggiornati sia il fronte tariffario, che quello autorizzativo".

E poi ci sono le Comunità energetiche, un vero e proprio sguardo al futuro, ma soprattutto un cambio di mentalità epocale: sul tema, come ha confermato lo stesso ministro Pichetto, l'Unione Europea dovrebbe esprimersi a strettissimo giro. Il decreto CER era stato presentato lo scorso febbraio, ed è tutt'ora oggetto di valutazione di Bruxelles. "Con il nuovo decreto – ha commentato il ministro – ci attendiamo un impulso importante che porti alla costituzione di 15-20 mila nuove CER su tutto il territorio. Da loro essenzialmente ci aspettiamo un forte impulso all'educazione all'autoconsumo, da parte delle attività produttive e dei singoli. Certo, sarà necessario rafforzare e strutturare a dovere la rete elettrica nazionale: Terna ha un piano di 23 miliardi che andrà accelerato nell'attuazione per poter reggere il nuovo sistema, così come Enel dovrà adeguare la propria capacità di risposta rispetto, ad esempio, agli allacciamenti. Sarà una sfida, che non sarà “vinta” dal governo, o da una singola impresa, o da gruppi di aziende. La partita si gioca – e si vince, o si perde – tutti assieme". Dopo il ministro Pichetto sono intervenuti quali relatori, Stefania Crotta, direttore del Settore Ambiente-Energia della Regione Piemonte, Stefano Fantacone, direttore del Centro Europeo Ricerche, Angelo Robotto, Direttore dell'Istituto di Ricerche Economiche Sociali del Piemonte (IRES), Piercarlo Rolando, CEO della Rina Prime Value Services e Nunzio di Somma, Senior Director Technical Services della Rina Prime Value Services.

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