Torino, 28 feb. - (Labitalia) - ''La cooperazione agroalimentare piemontese è pronta a intercettare nuove fasi di sviluppo e punta, attraverso la sua forte capacità di aggregazione, all'internazionalizzazione di tutti i comparti''. Cosi' Tommaso Mario Abrate, confermato oggi dall'assemblea presidente di Fedagri Piemonte, la federazione che rappresenta le cooperative agroalimentari di Confcooperative. ''E' centrale - ha aggiunto - la valorizzazione delle produzioni locali, per mantenere un'economia di territorio attraverso la cooperazione, e al tempo stesso è strategica la sua capacità, facendo sistema, di esportare nel mercato globale.
''La funzione anticiclica della cooperazione ha consentito ai nostri soci di reggere in un mercato sempre più complesso. La capacità di fare rete e di innovare costituisce un tratto fondamentale delle nostre imprese - ha concluso - con declinazioni diverse, dalle energie rinnovabili alla ricerca e progettazione di livello europeo''.
Fedagri Piemonte raggruppa 225 imprese cooperative nella regione, che a loro volta associano quasi 26 mila aziende per fatturato complessivo che supera i 754 milioni di euro. Con riferimento all'internazionalizzazione, il settore cooperativo vitivinicolo nel 2013 ha esportato il 5% del suo fatturato complessivo, oltre i 115 milioni di euro, con un incremento del 7% rispetto all'anno 2012. Per quanto riguarda l'ortofrutta la cooperazione esporta oltre il 50%, con un andamento stazionario negli ultimi anni, ma riscontrando interesse in nuove aree geografiche. Il consolidato è in centro Europa e Usa, mentre si stanno affacciando nuovi Paesi del nord Europa, specie Paesi Bassi, Europa dell'Est e mercato asiatico.
