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Piemonte: Rapporto Cerved, 2015 anno positivo per pmi

23 marzo 2017 | 10.34
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Piemonte: Rapporto Cerved, 2015 anno positivo per pmi

'Work in progress: investimenti, innovazione e crescita' è l’evento dedicato alla performance delle pmi piemontesi raccolte nel secondo rapporto Cerved pmi Piemonte, una fotografia dello stato di salute economico-finanziaria del sistema delle piccole medie imprese piemontesi, con un approfondimento quest’anno dedicato alle startup e imprese innovative. Il 2015 è stato un anno positivo, caratterizzato da un generale miglioramento delle variabili di bilancio, della demografia di impresa, delle abitudini di pagamento e dei profili di rischio. In particolare, la dinamica demografica mostra segnali molto positivi: è tornato ad aumentare il numero di pmi, dopo anni di flessione; è proseguita la creazione di nuove imprese, a tassi comparabili a quelli del 2014 e sono ulteriormente diminuiti fallimenti e procedure concorsuali.

Sulla base dei dati di bilancio e degli altri indicatori economico-finanziari relativi a oltre 10.000 pmi piemontesi, nel 2015 risultano accelerare la crescita di fatturato e valore aggiunto, mentre gli investimenti restano in stallo. Migliora il conto economico delle imprese: si rafforza il margine operativo lordo, stabile il rapporto utile corrente-fatturato, dopo il significativo aumento del 2014.

Migliora anche la situazione debitoria: con debiti finanziari stabili, si riduce il loro peso sul capitale netto e il rapporto rispetto al mol. Scendono, grazie ai bassi tassi di interesse, il costo medio del debito e il rapporto tra oneri finanziari e margini lordi. Stabili i termini di pagamento. Anche il complesso degli indicatori raccolti da Cerved evidenzia come il profilo di rischio delle imprese piemontesi sia migliorato: è aumentata la quota di imprese sicure, con score elevato; e sono diminuite le imprese vulnerabili.

Commentando i risultati dell’indagine, Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino, sottolinea come "durante la lunga recessione sia avvenuto un processo di selezione darwiniana, con l’uscita dal mercato di aziende già fragili prima della crisi, che ci ha lasciato in eredità un sistema di pmi meno numeroso ma più solido. Anche dai dati di Cerved sembra emergere un consolidamento di tale processo, con un miglioramento dei conti economici e del profilo di rischio del nostro sistema manifatturiero. Inoltre essi confermano anche la vitalità della nostra area: Torino è infatti al primo posto in Italia per la presenza di pmi innovative e nelle posizioni di vertice per le startup. Un risultato positivo che trova ulteriore conferma negli indicatori qualitativi rilevati dalle nostre indagini condotte nel 2016 e nei primi mesi del 2017".

"Il sistema delle pmi piemontesi -prosegue Marco Nespolo, amministratore delegato di Cerved- si conferma più solido rispetto a quello italiano e pronto a recuperare il terreno perso durante gli anni della crisi. La crescita del numero delle pmi e i dati positivi sulla demografia sono un ulteriore segnale di ripartenza, confermata anche dalle previsioni sui conti economici, con il fatturato che tornerà ai livelli del 2007 nei prossimi anni. Un ruolo cruciale nel processo di crescita verrà svolto dall’innovazione: l’alta concentrazione di imprese innovative in Piemonte è in questo senso un fattore determinante".

"Dal nostro punto di osservazione -commenta Marco Franco Nava, responsabile macro area territoriale nord ovest di Ubi Banca- possiamo confermare che le dinamiche evidenziate nel rapporto sono proseguite anche nel 2016. Lo testimonia la diminuzione di oltre il 45% Ubi Banca, che trova conferma anche in Piemonte. Vogliamo affiancare i nostri clienti nelle sfide che affrontano quotidianamente mettendo loro a disposizione le soluzione più adeguate e convenienti. In quest’ottica, e nel contesto del programma Industria 4.0 per la modernizzazione del sistema produttivo nazionale, Ubi Banca ha recentemente attivato un plafond di 500 milioni di euro da rendere disponibile alle imprese che investiranno in ricerca, sviluppo e innovazione".

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