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Pil: Osservatorio Faini, a gennaio lieve flessione -0,1% su mese

01 marzo 2023 | 12.36
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A gennaio l’aggiornamento della stima mensile del pil reale indica una lieve flessione dell'attività economica per il mese di riferimento, a - 0,1% su mese, dopo il -0,2% registrato a dicembre (dato rivisto al ribasso di -0,3pp). A rivelarlo è l’analisi elaborata per l'Adnkronos della Fondazione Tor Vergata, diretta da Beniamino Quintieri, attraverso il suo Osservatorio Faini, creato in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze, che elabora e commenta - ogni mese - i risultati del pil reale per singolo mese.

La revisione della proiezione di profilo mensile tiene conto della nuova informazione disponibile ed è anche influenzata dal funzionamento del modello di previsione, che utilizza dati a frequenza mista (trimestrale e mensile). In particolare, il rilascio della stima preliminare del pil relativa al quarto trimestre 2022 (diffusa da Istat il 31 gennaio), in lieve contrazione (-0,1% t/t) quando invece il modello prospettava un leggero aumento, ha portato ad una revisione al ribasso del profilo mensile.

Il tasso di variazione tendenziale di dicembre passa all’1,4% dal 2,1% della precedente stima; nel mese di gennaio, alla luce della nuova previsione congiunturale, il tasso di crescita tendenziale resta all’1,4%, invariato quindi rispetto a dicembre.

L’evoluzione degli indicatori più recenti delinea una ripresa dell’industria. In primo luogo, l’indice mensile di produzione in dicembre ha sorpreso al rialzo (1,6% m/m); tuttavia, poiché il recente rialzo è stato preceduto da tre flessioni consecutive mesi di ripetute contrazioni congiunturali, la dinamica trimestrale risulta ancora debole (-1,0% t/t nel quarto trimestre). A gennaio, inoltre, al recupero del traffico pesante si è aggiunto un notevole rimbalzo della domanda di gas per uso industriale.

Le prospettive di ripresa del settore troverebbero conferma anche nell’andamento degli indicatori qualitativi. Infatti, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è tornato ad aumentare, sospinto dal miglioramento delle attese di produzione e dei giudizi sugli ordini; ad esso si accompagna l’incremento dell’indice Pmi (50,4 da 48,5), ritornato sopra la soglia di espansione da luglio 2022.

Segnali più incerti provengono dai servizi: il volume delle vendite al dettaglio, in contrazione a dicembre e complessivamente nel quarto trimestre '22, consegna un trascinamento statistico negativo nel primo trimestre 2023, accompagnato da una diminuzione del clima di fiducia del commercio al dettaglio di gennaio. Nello stesso mese anche la fiducia dei consumatori ha ripiegato dopo il rimbalzo di dicembre. Tuttavia, indicazioni più confortanti provengono dal clima di fiducia delle imprese dei servizi e dal recupero del Pmi settoriale, ritornato in territorio di espansione in gennaio (51,2 da 49,9) dopo quattro mesi al di sotto della soglia.

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