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Pillola anti Covid Pfizer e Merck, oltre 37mila italiani curati a casa

06 maggio 2022 | 13.55
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Il report dell'Aifa. Ma negli ultimi 7 giorni continua un trend in calo

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sono oltre 37mila (37.203) i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali molnupiravir (Lagevrio*) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) e Paxlovid* (nirmatrelvir-ritonavir) di Pfizer. Dal decimo report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali per la terapia di Covid-19 emerge che finora il numero di trattamenti avviati per Lagevrio risultano 24.779 e quelli avviati per Paxlovid 12.424.

Considerando i dati al 3 maggio, si rileva rispetto all'ultimo monitoraggio di 2 settimane fa un aumento del 20,2% nei trattamenti avviati con Lagevrio e del 35,1% per Paxolovid. Anche se, restringendo il campo agli ultimi 7 giorni considerati, per Lagevrio le richieste farmaco sono state in totale 1.745, cioè il 21,85% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti. Per Paxlovid si registrano invece 1.267 nuove prescrizioni settimanali, con un calo più contenuto (-17,99%) rispetto ai 7 giorni precedenti. Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 278 strutture, Paxlovid in 250. Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall'apertura del monitoraggio è quello del Lazio (3.644), mentre per Paxlovid in cima c'è il Veneto, con oltre 1.748 pazienti trattati.

Per quanto riguarda infine l'antivirale remdesivir, le voci sono due: risultano in totale 9.020 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola (+15,3% rispetto all'ultimo monitoraggio) e 91.001 pazienti ricoverati in ospedale trattati col medicinale (+1,3%, anche se nell'ultima settimana si rileva un calo).

MONOCLONALI - Salgono a 60.066 gli italiani che hanno ricevuto anticorpi monoclonali contro Covid-19 dal 10 marzo 2021 - quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale nel nostro Paese - a oggi. E' quanto riporta l'Agenzia italiana del farmaco Aifa nel 51esimo rapporto sul monitoraggio delle prescrizioni che avvengono in 283 strutture delle 21 regioni della Penisola. Rispetto all'ultima rilevazione, diffusa 2 settimane fa, i pazienti che hanno ricevuto questi farmaci sono aumentati del 3,68%. Sul totale di 60.066, sono 59.410 (+3,35%) quelli che hanno ricevuto monoclonali usati in terapia, e 656 (+46,76%) quelli trattati in profilassi con l'anticorpo Evusheld* (tixagevimab-cilgavimab).

Dall'inizio del monitoraggio, la maggior parte dei pazienti trattati (23.714, +0,68% in 2 settimane) ha ricevuto la combinazione casirivimab-imdevimab (Ronapreve*), seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.242, +0,06%) e da sotrovimab (Xevudy*, 17.631, +11,05%), approvato successivamente rispetto agli altri, ma ritenuto il solo efficace contro Omicron. Ferme da tempo a quota 823 le prescrizioni di bamlanivimab da solo. Nell'ultima settimana, risultano in calo le richieste di farmaco sia per sotrovimab (-17,11%), sia per Evusheld (-23,71%).

In numeri assoluti, Veneto, Lazio e Toscana restano in testa per maggiore utilizzo di monoclonali in terapia, mentre Lombardia e Lazio guidano le prescrizioni di Evusheld, non ancora partite in tutte le regioni/pa.

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