Hanno firmato i ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro, dell’Ambiente e delle Infrastrutture, Invitalia, Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune e Autorità portuale
E’ stato firmato oggi l’Accordo di Programma (Adp) per l’attuazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area di crisi industriale complessa di Piombino. L'Accordo rende disponibili 53,4 milioni di euro. Ne dà notizia una nota di Invitalia, che gestisce il progetto. L’Accordo, finalizzato alla salvaguardia e al consolidamento delle imprese dell’area di crisi, all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali ed al reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, fa seguito al precedente Accordo di programma del 24 aprile 2014.
L'Adp è stato firmato da: i Ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro, dell’Ambiente e delle Infrastrutture, Invitalia, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune e l’Autorità portuale di Piombino.
Per l’area di crisi, che comprende i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto, sono disponibili complessivamente 53,4 milioni di euro: 20 milioni stanziati dal Governo per la L. 181/89 che sostiene gli investimenti nelle aree di crisi e 33,4 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Toscana.
Il Progetto di rinconversione e riqualificazione, elaborato ed attuato da Invitalia, definisce l’offerta localizzativa dell’area di crisi, cioè un’ insieme di fattori che contribuiscono alla promozione economica del territorio: aree industriali disponibili (per insediamenti produttivi);strumenti agevolativi nazionali e regionali per incentivare investimenti e ricerca; interventi e politiche attive per il reimpiego dei lavoratori;interazione con il sistema locale del credito e della conoscenza; servizi di informazione e orientamento.
Più in generale gli obiettivi del Progetto sono il rafforzamento del tessuto produttivo esistente e la sua diversificazione in settori alternativi a quello siderurgico;il potenziamento produttivo della logistica connessa alle attività portuali; il ricollocamento lavorativo del personale appartenente ad un specifico bacino occupazionale.
