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Caso Pistorius, slitta a venerdì il verdetto. Il giudice esclude l'omicidio premeditato

11 settembre 2014 | 10.00
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L'atleta è apparso visibilmente emozionato in aula. Il processo lo vede imputato per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuta il 14 febbraio 2013. Se ritenuto colpevole di premeditazione, avrebbe rischiato 25 anni di carcere. Il 27enne campione paralimpico ha sempre detto di aver sparato perché convinto che dietro la porta del bagno ci fosse un intruso

Caso Pistorius, slitta a venerdì il verdetto. Il giudice esclude l'omicidio premeditato

Slitta a venerdì il verdetto per Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano imputato per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto il 14 febbraio 2013.

La giudice del processo, Thokozile Masipa, ha aggiornato a venerdì l'udienza iniziata giovedì mattina. Masipa ha escluso l'omicidio premeditato e quello volontario.

Le ultime dichiarazioni rese prima dell'annuncio inatteso della sospensione dei lavori, sembrano lasciare intravedere una possibile accusa di omicidio colposo: Pistorius, ha detto, "ha agito troppo frettolosamente", ha "fatto un uso eccessivo della forza" e avrebbe potuto chiedere aiuto invece di avvicinarsi al bagno con un'arma carica. "E' chiaro che la sua condotta è stata negligente".

La giudice, escludendo l'omicidio premeditato, ha spiegato: "Non ci sono fatti a sufficienza per sostenerlo". Se ritenuto colpevole di omicidio premeditato, il velocista 27enne avrebbe rischiato 25 anni di carcere.

Il campione paralimpico, il cui processo è iniziato lo scorso 3 marzo, ha sempre detto di aver sparato perché convinto che dietro la porta ci fosse un intruso e non la sua fidanzata.

Masipa ha esposto e analizzato le prove fornite da ciascuno dei 37 testimoni per dare poi la sua interpretazione di quanto avvenuto. Mentre la giudice parlava, Pistorius - che al suo arrivo in tribunale era atteso da una folla di giornalisti e da alcuni sostenitori - è apparso visibilmente emozionato.

In aula erano presenti anche i genitori di Reeva Steenkamp; Pistorius ha salutato la madre della vittima. In tribunale c'erano anche il padre, la sorella del velocista e suo fratello Carl, arrivato su una sedie a rotelle per le conseguenze di un incidente stradale.

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