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Pittura: al via le celebrazioni per Ardengo Soffici nel 50° della morte

05 aprile 2014 | 11.47
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Nel 2104 ricorrono cinquanta anni dalla morte di Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 - Vittoria Apuana di Forte dei Marmi, 19 agosto 1964), il Comune di Poggio a Caiano, dove Soffici visse, e il Museo Soffici e del Novecento Italiano celebrano la ricorrenza con diverse iniziative dedicate allo scrittore, saggista, poeta e pittore protagonista della cultura italiana della prima metà del '900.

In attesa della mostra 'Ardengo Soffici. Giornate di Paesaggio', che aprirà al pubblico il 26 aprile negli spazi espositivi delle Scuderie della Villa Medicea di Poggio a Caiano, un'occasione unica per vedere riuniti 50 paesaggio di Soffici provenienti da collezioni pubbliche e private, venerdì 11 aprile, alle ore 21, nella sala conferenze delle Scuderie si terrà la presentazione del libro 'Ardengo Soffici, Serge Férat, Hélène d'Œttingen. Correspondance 1903 - 1964' a cura di Barbara Meazzi, professoressa all'Université de Nice Sophia Antinopolis, per l'editore Age D homme. Interverranno l'autrice e lo storico dell'arte Luigi Cavallo, curatore della mostra 'Ardengo Soffici, Giornate di Paesaggio'.

Soffici iniziò una relazione amorosa e intellettuale con Hélène d'Œttingen nel 1903, tre anni dopo l'arrivo a Parigi. La d'Œttingen, di origini russe, utilizzava numerosi nomi d'arte tra cui Roch Grey con cui firmava su 'Lacerba' ed altre riviste; amicadel pittore Henri Rousseau, detto 'il doganiere', fu una delle sue più appassionate sostenitrici e su di lui pubblichò anche una monografia. Hélène viveva a Parigi con il cugino Serge Jastrebzoff, pittore anche lui, noto con lo pseudonimo di Serge Férat, e fu lei a presentare Rousseau a Soffici, mentre l'artista toscano, che già frequentava l'ambiente dell'avanguardia e delle riviste celebri come 'La Plume', introdurrà i due cugini ad altre significative conoscenze.

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