Baritono e violinista il bisnonno Placido Francisco; tenore, baritono e direttore d'orchestra il nonno José Plácido; cantante, cantautore, compositore e produttore di dischi il figlio Placido Jr; vocate al musical, secondo il padre, le nipoti Paloma, Vittoria e Daniela. Sono le ultime quattro generazioni di Domingo. A ipotizzare un futuro musicale per le tre ragazze, rispettivamente di 21, 19 e 15 anni, è il loro papà Placido Domingo Jr, che debutterà fra pochi giorni, il 20 maggio, a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, con un concerto spettacolo dal titolo 'Volver – Anima Tango'.
"Tutte hanno una voce eccezionale, una di loro forse addirittura una voce lirica - dice orgoglioso l'artista all'AdnKronos - mi sembrano molto da musical, in stile Broadway, insomma potrebbe esserci una terza generazione di Domingo nella musica". Per ora le generazioni 'in servizio' sono due e Placido Jr (classe 1965) non è stato certo frenato dall'ingombrante successo paterno nella sua carriera di musicista che l'ha portato, ad esempio, a scrivere canzoni per artisti quali Michael Bolton, Riccardo Cocciante, Vanessa Williams, Sarah Brightman, José Carreras, Luciano Pavarotti, Leona Mitchell, Diana Ross, Alejandro Fernández, Tony Bennett, e lo stesso Plácido Domingo.
Nel suo spettacolo che debutta a Roma Placido Domingo Jr si confronta per la prima volta a tutto tondo con il tango: "Non sono certo un ballerino ma faccio anche qualche passo di tango, in compagnia ci sono dei ballerini veri ed è molto meglio che a ballare siano loro. Lo spettacolo racconta una storia d'amore". Il debutto è una prima assoluta.
Lo stato d’animo del tango è la condizione esistenziale del protagonista di 'Volver', che guarda con nuovi occhi tutto ciò che lo circonda: tutto si trasforma, tutto diventa 'Tango', in un singolare viaggio musicale e umano che va da Gardel a Piazzolla, passando per Bacalov, Modugno, Tenco e tanti altri, e che, accanto a celebri tangos tradizionali, regala una nuova veste a brani altrettanto importanti e conosciuti al grande pubblico.
"Pur vivendo di musica da tanto tempo canto in pubblico solo da cinque o sei anni e questa è la prima volta che mi impegno in uno spettacolo incentrato sul tango. Ho dovuto imparare a sentirlo, il tango", racconta Placido Domingo Jr, che sarà accompagnato dal Buenos Aires Cafè Sextet, guidato dal fisarmonicista e bandoneonista Cristiano Lui, che cura gli arrangiamenti originali dello spettacolo, e dividerà la scena con Annalisa Biancofiore, attrice-cantante che cura la regia dello spettacolo, e dai ballerini di tango argentino Pablo Moyano e Roberta Beccarini, autori delle coreografie, che guideranno anche cinque coppie di loro allievi.
Ci sarà invece un'assenza eccellente in platea, per la prima e anche per la prova generale nei giorni precedenti, quella di Domingo Sr, che il 19 maggio sarà all'Opera di Stato di Vienna per il concerto in occasione del 50° anniversario del proprio debutto in quella sala, e due giorni dopo si deve esibire a Lisbona, del resto anche il figlio non potrà essere al concerto viennese: "Siamo due professionisti, sono cose che succedono. Ci dispiace ma quando non si può lo capiamo", commenta Domingo Jr.
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