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#NakedIsNormal

Playboy ci ripensa e torna al nudo

14 febbraio 2017 | 11.24
LETTURA: 3 minuti

L'ultima copertina di 'Playboy' che celebra il ritorno al nudo (foto da Twitter)
L'ultima copertina di 'Playboy' che celebra il ritorno al nudo (foto da Twitter)

Lo avevano annunciato un anno fa: "Basta con i nudi". Allora, per Playboy, tra le riviste per adulti più famose al mondo, si era inaugurata una nuova era. Che a distanza di 12 mesi, però, sembra già tramontata. Il magazine fondato da Hugh Hefner nel 1953 ha pubblicato sui social la nuova copertina del numero di marzo-aprile, nel quale fa capolino un seno nudo accompagnato dalla scritta 'Naked is Normal', la nudità è normale.

"Oggi ci riprendiamo indietro la nostra identità e reclamiamo quello che siamo", ha cinguettato su Twitter il nuovo direttore creativo della rivista, Cooper Hefner, pubblicando la foto della cover, e affermando che la decisione presa un anno fa di rimuovere il nudo dalla rivista è stata "un errore". La notizia è stata già guardata con sospetto sui social media, dove molti hanno definito il dietrofront di Playboy come una scelta furba "perché senza nudi non si vendevano molte copie".

"Sono il primo ad ammettere che il modo in cui la rivista dipingeva la nudità era datato - ha ribadito via Twitter Hefner, figlio 25enne del patron di Playboy - Il nudo non è mai stato un problema, perché la nudità stessa non è un problema". La rivista, scrive 'Bbc', non riporterà più il sottotitolo 'Entertainment for men' sulla cover e il numero di marzo-aprile, quello del ritorno al nudo, conterrà un saggio scritto dall'attrice Scarlett Byrne dedicato a 'Free the Nipple', il movimento nato negli Usa per cambiare le leggi sull'allattamento in pubblico e i topless femminili.

Secondo la testa inglese, 'Playboy', che ha fatto del coniglietto con la cravatta il suo trademark, stava arrancando con le vendite. Si stima che le copie abbiano subito un crollo vertiginoso passando dai 5,6 milioni del 1970 a meno di 700mila dello scorso anno.

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