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Pnrr, Bellanova: "E' una preoccupazione sana il timore che i Comuni non tengano passo con cronoprogramma"

24 febbraio 2022 | 13.01
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La viceministra: "La capacità realizzativa sarà ciò su cui saremo misurati, non solo la progettazione o l’assegnazione di risorse, ma la vera e propria esecuzione, collaudo e utilizzabilità dell’opera".

La viceministra Teresa Bellanova (Fotogramma)
La viceministra Teresa Bellanova (Fotogramma)

"E' una preoccupazione sana, che condividono anche Anci e il Coordinamento delle regioni. La capacità realizzativa sarà ciò su cui saremo misurati, non solo la progettazione o l’assegnazione di risorse, ma la vera e propria esecuzione, collaudo e utilizzabilità dell’opera". A dirlo oggi, in riferimento al timore che i Comuni non siano in grado di tenere il passo con il cronoprogramma del Pnrr e che possano essere l’anello debole della catena che ne compromette la completa attuazione, Teresa Bellanova, viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile nel corso del tavolo tecnico del progetto 'Next generation Eu: EuroPA Comune' organizzato da Centro studi enti locali, Csel, in collaborazione con il dipartimento Economia e management dell’Università di Pisa.

"Stiamo supportando - sottolinea - i Comuni con Invitalia e Cassa depositi e prestiti: il Mef ha sottoscritto una convenzione con ciascuna di queste strutture e i Comuni possono aderire per avere il loro supporto sui territori. La modalità è quella dell’accordo quadro: abbiamo già tenuto diversi webinar con Regioni e Comuni, sono tutti molto interessati ed hanno già avviato le interlocuzioni per avvalersi di Invitalia come stazione appaltante".

"E’ un'attività di supporto - avverte la viceministra Bellanova - alle azioni del Pnrr finanziata dal Mef che non intacca, quindi, le risorse dei singoli enti beneficiari dei finanziamenti. E’ rilevante rafforzare in modo strutturale competenze e saperi amministrativi, perché i benefici innescati dal Piano anche sul versante della governance istituzionale e pubblica siano di lunga durata e possano rappresentare un patrimonio strategico di risorse umane per le amministrazioni pubbliche, soprattutto quelle territoriali. Accanto a questo, abbiamo al Mims i poteri sostitutivi per gli enti che non rispettassero i cronoprogrammi: ovviamente speriamo di non doverli attivare".

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