cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 17:12
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pnrr, Cnel: "Parti sociali ed enti locali decisivi per successo piani nazionali"

16 febbraio 2022 | 08.53
LETTURA: 3 minuti

Treu: "Grande opportunità per rafforzare il coordinamento tra i Comitati economici e sociali dei Paesi Ue e individuare una linea di azione comune"

Tiziano Treu (Fotogramma)<br>
Tiziano Treu (Fotogramma)

“Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per rafforzare il coordinamento tra i Comitati economici e sociali dei Paesi Ue e individuare una linea di azione comune. Anche grazie all’aiuto del Cese, il Comitato Economico e Sociale della Ue, si sta delineando un nuovo scenario di sviluppo sostenibile centrato sulle transizioni ambientale e digitale. La partecipazione delle parti sociali non è un optional ma una necessità. Il coinvolgimento della società civile, infatti, è fondamentale per l’attuazione del Next generation EU. La riuscita del Piano richiede un elevato coinvolgimento del territorio e questo può avvenire solo attraverso chi presidia il territorio come gli enti locali e le forze sociali. Non è un piano di spese ma di risultati”. Lo ha detto Tiziano Treu, presidente del Cnel.

Treu ha commentato lo stato di avanzamento dei Pnrr dei singoli Stati membri, dopo un incontro, su questo tema, promosso dal Cnel in collaborazione con il Gruppo Semestre europeo del Cese, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Comitati Economico e Sociali (Ces) di Spagna, Francia, Portogallo e Romania, che hanno condiviso la preoccupazione delle ricadute occupazionali per una piena attuazione dei singoli piani nazionali.

“Il successo del Pnrr passerà dai rapporti con le parti sociali, -ha aggiunto Gian Paolo Gualaccini, consigliere del Cnel che coordina il Comitato del Cnel per l’esame degli atti dell’Unione europea - chiamate a monitorare qualitativamente il piano richiamando tutti alla piena attuazione, in particolare, delle ‘clausole sociali’ trasversali (occupazione giovanile, femminile e Mezzogiorno) a tutte le missioni, e dai rapporti con Regioni e Comuni, chiamati a mettere a terra gli indirizzi di policy. Il 2022 sarà infatti un anno cruciale affinchè gli obiettivi, già indicati nel Pnrr, comincino ad essere attuati e ad attivare i primi impatti positivi per la crescita del nostro Paese".

"Solo uno sforzo comune e condiviso, attraverso lo strumento del partenariato pubblico, privato e privato sociale, di tutto il Sistema Italia garantirà il raggiungimento dei migliori risultati -ha osservato Gualaccini- il Cnel, insieme ai Comitati economici e sociali di ogni Paese europeo e alle parti sociali, invita ad attuare politiche maggiormente coordinate, in grado di rafforzare l’Unione. È necessaria più cooperazione tra gli Stati membri, le buone pratiche dovrebbero essere condivise per evitare passi falsi. Per il momento si sono registrati soltanto piccoli miglioramenti, perlopiù riguardanti riunioni informali d'informazione, con possibilità assai limitate per la società civile di influire sui piani dei governi”.

Ai lavori sono intervenuti anche: Stefano Palmieri, presidente Sezione economica Cese; Irene Tinagli, presidente Commissione Econ Parlamento Europeo e Presidente Comitato speciale del PE di supervisione dei Piani di Recovery dei 27 Paesi; Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Marco Buti, capo di gabinetto Commissario europeo Economia; Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale Anci; Michele Palma, in rappresentanza del Dipartimento degli Affari Regionali; Gianna Fracassi e Floriano Botta, vicepresidenti Cnel; Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo settore; Luca Jahier, vicepresidente Gruppo Semestre europeo Cese.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza