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Poco focoso a letto e senza passione, un'App cancella il mito del latin lover italiano

17 aprile 2014 | 13.03
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Poco focoso a letto e senza passione, un'App cancella il mito del latin lover italiano

Roma, 17 apr. (Ign) - Il latin lover italiano non esiste più. Perso il romanticismo, ci si appellava al machismo. Finita chissà dove la capacità di suscitare emozioni, al maschio nostrano restava almeno il vanto delle prestazioni. E invece. Niente da fare, sono scomparse anche loro. Parola di Spreadsheets, App che, esaminando le abitudini sessuali di 13.500 utenti in 133 Paesi, ha calcolato la qualità del sesso di coppia intrecciando due dati: il movimento del letto e le 'urla' di lui e lei.

Una combinazione a cui si aggiunge di certo una dose di esibizionismo, seppure in forma anonima, e la consapevolezza che si sta abbassando sempre più l'asticella della privacy, trasformando ciò che di più personale esiste, il rapporto intimo, in una combinazione di numeri condivisi dai social network.

I risultati emersi dall'elaborazione della App parlano chiaro: al vertice della top ten si piazzano gli statunitensi, con una durata media di 3 minuti e 45 secondi; seguono i cinesi (2 minuti e 40) e al terzo posto si piazzano i canadesi con una media di durata che torna sopra i 180 secondi, precisamente a 3 minuti e 41.

A seguire inglesi (2:56), russi (3:31), francesi (2:53), australiani (4:02) e messicani (3:23). E gli italiani? Arrivano dopo i 'cugini' spagnoli (3:22) e si ritrovano decimi nella classifica dei migliori amanti al mondo (GUARDA), con una durata media della prestazione di 2 minuti e 50 secondi.

L'idea alla base di Spreadsheets è creare un feedback statistico-storico delle prestazioni sessuali, basandosi sul movimento e sui dati audio raccolti dallo smartphone. In che modo? Semplicemente lasciandolo come terzo incomodo sul letto: lo accendete, lo abbandonate, dopodiché vi lasciate andare tra le lenzuola.

Grazie al database personale, inoltre, è possibile cercare di migliorare la propria prestazione, confrontandola con le precedenti e mantenendo una traccia dei 'record'. Che, a quanto pare, in Italia sono decisamente bassi.

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