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Sicurezza: Sap, poliziotti-lavavetri agli incroci per chiedere risorse

19 marzo 2015 | 13.57
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'Armati' di secchi d'acqua e spazzoloni, fermi ai semafori e agli incroci, gli attivisti del sindacato di polizia sono scesi in piazza per sensibilizzare il governo sulla necessità di adottare provvedimenti urgenti

Sicurezza: Sap, poliziotti-lavavetri agli incroci per chiedere risorse

Poliziotti 'armati' di secchi d'acqua e spazzoloni, fermi ai semafori e agli incroci, al posto dei lavavetri: è l'iniziativa del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, che questa mattina è sceso in piazza in 100 città distribuendo 500mila cartoline ai cittadini e agli automobilisti, per sensibilizzare il Governo sulla necessità di adottare di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza.

Un dato campeggia sulla cartolina: "La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un corso anti-terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio"?

"La polvere del Parlamento vale più della vita dei poliziotti?", dice all'AdnKronos il Segretario del Sap Gianni Tonelli, che prosegue: "Con questa iniziativa vogliamo dire ai cittadini che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, e riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici, aggravata dai tagli".

Per colmare questo gap, spiega Tonelli, "abbiamo avanzato diverse richieste: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di Polizia, assunzione degli idonei dei concorsi per sanare il sotto organico, oltre a un corso antiterrorismo per 12mila operatori che si occupano di sicurezza sul territorio. Ci sono, inoltre, mille ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero: come lo combattiamo il terrorismo?".

"Abbiamo suggerito un corso, che ponga chi si occupa della sicurezza del territorio nelle condizioni di poter affrontare un attacco terroristico, o avere la possibilità di farlo, cosa che oggi - sottolinea - difficilmente riusciremo ad avere. Serve un addestramento differente rispetto a quello col quale ci siamo misurati fino a oggi. La nostra proposta - precisa Tonelli - avrebbe un costo di 20 milioni per quest'anno, e 40 a regime. E' una proposta che costa poco e ha la funzione di mettere una toppa ai danni che sono stati fatti in 10 anni di tagli. E' ragionevole, anche in vista del Giubileo e considerati gli ultimi fatti di terrorismo".

La mobilitazione non si ferma qui e, ribadisce Tonelli, "proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa - conclude il Segretario del Sap- faremo di tutto per portare a casa il risultato, e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità".

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