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Poliziotti in divisa firmano per Salvini, è polemica

04 febbraio 2019 | 13.46
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Gazebo della Lega Nord per raccolta firme a favore di Salvini (Fotogramma)
Gazebo della Lega Nord per raccolta firme a favore di Salvini (Fotogramma)

Un poliziotto in divisa e in servizio ieri si è fermato al gazebo di Partinico per il ministro dell'Interno e ha firmato l'appello 'Salvini, non mollare'. Dopo Ascoli, quindi, episodio analogo anche nel piccolo centro del palermitano, dove a immortalare la firma, con una foto pubblicata su Facebook, è stata la militante leghista Katya Caravella. Lo scatto ha subito scatenato le critiche di alcuni cittadini. La questura di Palermo, come apprende l'Adnkronos, ha aperto un'inchiesta amministrativa. Per l'episodio avvenuto domenica nell'ascolano, la questura ha aperto un procedimento nei confronti dei due agenti in divisa che hanno firmato per Salvini.

Per Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo e responsabile Enti locali del Carroccio per la Sicilia, il poliziotto a Partinico "andrebbe individuato per premiarlo piuttosto che per punirlo. Insieme a lui ieri idealmente con il cuore hanno firmato circa 100mila poliziotti. Lo dimostra il fatto che quello di Partinico non è un caso isolato". Felice Romano, segretario generale del Siulp, ritiene invece "corretta l'inchiesta amministrativa per l'accertamento dei fatti" ed è "urgente che il ministro dell'Interno intervenga immediatamente per riaffermare la terzietà della funzione di Polizia, alla base della tenuta democratica del nostro sistema", afferma Romano all'Adnkronos.

Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), dice però che "non esiste una norma specifica che vieti agli appartenenti alla Polizia di Stato di firmare una petizione, ma non è nel merito della manifestazione che voglio entrare, quanto piuttosto sulla strumentalizzazione ricamata attorno alla vicenda". "Se quei due poliziotti avessero firmato una petizione promossa dallo schieramento politico che ha sollevato il polverone, sicuramente non sarebbero stati bloccati da nessuno - afferma Paoloni - nemmeno da chi ora li accusa e li ha dati in pasto ai media". Anche Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, commenta all'Adnkronos che "non c'è un divieto per i poliziotti in divisa di firmare una petizione, esistono norme di comportamento generiche. Per esempio, anche libero da servizio, il poliziotto sa che il suo comportamento deve essere sempre improntato alla massima correttezza e ai doveri assunti con il giuramento", spiega Mazzetti convinto che un agente "dovrebbe essere giudicato per il suo lavoro, non per l'esercizio di un suo diritto".

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