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Pompei, cede muro di una bottega. Franceschini: tutelare la nostra bellezza

03 marzo 2014 | 15.46
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Pompei, cede muro di una bottega. Franceschini: tutelare la nostra bellezza

Altro crollo negli scavi archeologici di Pompei, dopo i due cedimenti avvenuti sabato e domenica.

La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia fa sapere che, ''durante la notte, si è verificato il cedimento di parte dell'alzato di un muro nella bottega della Regio V 2, 19 situata all’angolo dell’isolato lungo Via di Nola. Il muro, per la maggior parte costituito da restauri recenti e legato da una struttura moderna in ferro, si trova al limite dell’area non scavata e premeva su di esso una grande massa di terra, appesantita dalle recenti piogge''. ''Il rischio idrogeologico connesso alle aree non ancora scavate poste a ridosso di parte delle strutture murarie antiche, in particolare lungo via dell’Abbondanza e via di Nola - si legge in una nota - è uno dei problemi più urgenti di Pompei, perché l’acqua che appesantisce i terreni durante le grandi piogge non è stata fino ad oggi adeguatamente drenata e convogliata all’esterno dell’area archeologica. I lavori d’intervento per risolvere il dissesto idrogeologico, previsto dal Grande Progetto Pompei, già in fase di assegnazione, dovrebbero risolvere definitivamente la grave questione. La bottega non era da tempo accessibile al pubblico. Si è comunque provveduto precauzionalmente - sottolinea la Soprintendenza - a chiudere la Via di Nola, in attesa di procedere immediatamente con interventi d’urgenza a lavori di ripristino della muratura''.

''Gli episodi di questi giorni - dichiara il Direttore Generale Luigi Malnati che in questo momento regge la Soprintendenza - sono stati causati ancora una volta dal maltempo e dalle forti piogge, le stesse che hanno provocato danni in tante altre località. Questo avviene in un sito di età romana, con strutture antiche conservate anche in elevato, che sono alla luce da più di due secoli. Si ricorda che l’area archeologica di Pompei conserva circa 2 milioni di metri cubi di strutture murarie antiche, 17 mila metri quadrati di intonaci, 12 mila metri quadrati di pavimenti. La gran parte dell’area archeologica è oggetto del massiccio intervento del Grande Progetto Pompei, che sta procedendo nei tempi stabiliti e interesserà la messa in sicurezza e il restauro di tutte le strutture, incluse quelle interessate dai recenti cedimenti. Con la riapertura della Casa del Criptoportico abbiamo avuto un primo risultato concreto e altri seguiranno nelle prossime settimane''.

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in un tweet cita l'Oscar a 'La Grande Bellezza' per riflettere sulla tutela del nostro patrimonio. "Nella notte Sorrentino vince l'Oscar e crolla un altro muro a Pompei. E' una lezione: credere nella nostra bellezza e tutelarla con orgoglio", ha osservato. Più tardi, durante una visita alla pinacoteca di Brera, Franceschini ha ricordato che martedì 4 marzo è fissata una riunione al ministero. "Ci sarà una riunione operativa su Pompei, per affrontare questa emergenza, che è un'emergenza costante dato che nel 2013 ci sono stati 13 crolli", ha detto. "È più utile - ha concluso Franceschini a proposito dell'opportunità di una sua visita al sito archeologico - una riunione operativa che andare a cercare una vetrina a Pompei".

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