"Non ci vogliamo rassegnare, ma se non si interviene immediatamente per aumentare i dipendenti in servizio negli scavi di Pompei ci ritroveremo purtroppo davanti a casi come questo". Lo dichiara Salvatore Altieri, segretario generale Cisl-Fp di Napoli, commentando la sparizione di un frammento di affresco raffigurante Artemide dalla Casa di Nettuno nell'area archeologica di Pompei.
Un fatto che, secondo Altieri, va distinto da crolli e cedimenti verificatisi di recente nel sito patrimonio Unesco: "I crolli avvengono per una mancanza complessiva di impegni economici, cura e manutenzione straordinaria oltre che ordinaria - spiega all'Adnkronos - ma le sparizioni hanno una chiara matrice, che denunciamo da tempo: la mancanza di personale, in particolare i custodi". Altieri ricorda che "l'area degli scavi è grande complessivamente 66 ettari e ognuno dei custodi che lavorano di notte, 20 o al massimo 22, deve badare a un terreno non piano pari a quattro campi di calcio". (segue)