L'apertura delle tre domus restaurate, di Romolo e Remo, di Trittolemo e di Marco Lucrezio Frontone, "e' un segnale importante" per gli scavi di Pompei dove "un passo alla volta si sta arrivando all'obiettivo". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, in visita agli scavi archeologici di Pompei, spiegando che "lavoriamo mettendoci tutta la nostra buona volonta', ma non abbiamo la bacchetta magica".
"Abbiamo creato un'ottima sinergia tra due strutture che si occupano di Pompei, quella del Grande progetto e la Soprintendenza speciale - ha aggiunto Franceschini - E' fondamentale che ci sia un lavoro di squadra. Su Pompei sono puntati gli occhi di tutto il mondo. Sappiamo che e' una situazione difficile e che ci sono tanti anni di ritardo, ma abbiamo preso un impegno non solo con l'Europa ma con il mondo che guarda a Pompei come patrimonio di tutta l'umanita'".
Pompei, ha proseguito Franceschini, "appartiene a tutti e non solo al Paese che lo ospita. Sentiamo questa responsabilita', e' un percorso che sara non semplice. C'e' terreno da recuperare, ci sono scadenze ma l'impegno nostro e' di lavorare per rispettare i tempi. Ho incontrato qualche settimana fa a Parigi il commissario Ue e ne abbiamo discusso, non sara' facile ma ce la stiamo mettendo tutta", ha concluso.