Il Mibact, a quanto apprende l'Adnkronos, ha avviato un'indagine interna, che si affianca a quella delle forze dell'ordine, sul clamoroso furto a Pompei dell'affresco raffigurante la dea Artemide che adornava la domus di Nettuno (Regio VI, Insula 5), sulla via Consolare. La scoperta dell'asportazione sarebbe avvenuta circa una settimana fa ma non ci sono certezze sulla data in cui sarebbe stato materialmente compiuto il furto, dato che la domus di Nettuno è chiusa alle visite ed i controlli su di essa non sono regolari.
La notizia non era stata immediatamente diffusa su indicazione degli investigatori che speravano così di favorire un 'passo falso' dei ladri. Per identificare questi ultimi anche le immagini dell'impianto di videosorveglianza degli scavi potrebbero essere inutili, dato che l'area dove è avvenuto il furto non è 'coperta' dalle telecamere. In un primo momento era stata vagliata, poi scartata, l'ipotesi che l'affresco fosse stato staccato per essere restaurato, ipotesi suggerita dall'estrema perizia con cui era stato asportato.